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Cronaca Mondragone

Commerciante ucciso in agguato, condannati i sicari del clan

Trent'anni a testa per Di Lorenzo e Zuccheroso per il delitto Pagliuca ucciso per essersi ribellato alla camorra

Trent'anni a testa per Gaetano Di Lorenzo e Francesco Zuccheroso, entrambi di Sessa Aurunca, per l'omicidio di Vincenzo Pagliuca, detto  'il sacrestano', commerciante di calzature, ucciso a Mondragone nel 1990.

E' stata questa la sentenza pronunciata dal gup Campanaro del tribunale di Napoli all'esito del giudizio con rito abbreviato. Accolte in toto le richieste del pm Morra della Dda di Napoli che aveva invocato la condanna a 30 anni per entrambi gli imputati per i reati di omicidio, porto abusivo e ricettazione dell'arma utilizzata per il delitto, aggravato dal metodo mafioso. Disposta una provvisionale per i familiari della vittima (20mila euro per moglie e figli e 10mila euro per la sorella) costituitisi parte civile con gli avvocati Gianluca Giordano e Marta Certaldi.

L'indagine sull'omicidio di Pagliuca venne archiviata nel 1992 ma fu riaperta nel 2004 grazie alle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra cui il boss Augusto La Torre, grazie alle quali fu ricostruito l'iter criminoso individuando Di Lorenzo e Zuccheroso quali esecutori del delitto di camorra. 

Secondo quanto emerso dal processo, la vittima era completamente estranea ad ambienti crimunali. Pagliuca fu ucciso perché si ribellava al clan e per aver denunciato sin dal 1982 diversi episodi di minacce e attentati.

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