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Cronaca San Cipriano d'Aversa

Agguato di camorra, resta in cella Romoletto

Il Riesame conferma le accuse e la misura cautelare per Corvino

Resta in cella Romolo Corvino, alias Romoletto, accusato di aver preso parte all'omicidio di Antonio Diana, avvenuto a San Cipriano d'Aversa nel 1991 nell'ambito della faida tra il gruppo Schiavone-Bidognetti-De Falco e quello guidato da Antonio Bardellino. 

E' stata questa la decisione del tribunale del Riesame che ha confermato la misura cautelare in carcere spiccata nei confronti di Corvino in seguito alle indagini coordinate dalla Dda che a 28 anni dall'agguato hanno fatto luce sui mandanti e li esecutori materiali del raid, avvenuto dinanzi agli occhi del figlio di 3 anni della vittima.

Corvino, difeso dagli avvocati Alessandro Diana, Giuseppe Stellato e Bernardo Diana, secondo quanto riferito da diversi collaboratori di giustizia, tra cui Cipriano D'Alessandro, anch'egli indagato. Inoltre i pentiti delineano un ruolo di vertice nella compagine degli Schiavone da parte di Corvino, 52 anni di Casal di Principe, che avrebbe retto la cassa del clan dopo l'arresto di Carmine Schiavone, figlio di Sandokan. 

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