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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Parete

Omicidio di camorra, confermate 2 condanne all'ergastolo

Carcere a vita per i sicari: la vittima uccisa in un luogo isolato

Omicidio: confermato l'ergastolo per Lorenzo Fioto e Salvatore Fiola. I due sono ritenuto responsabili dell'omicidio di Michele Vignola, avvenuta a Parete il 25 luglio 1997. La Corte di Assise di Appello di Napoli (presidente Maria Monaco) ha infatti confermato la sentenza del 27 giugno 2016 della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere.

Sono state anche rese note le motivazioni. Secondo i giudici Salvatore Fiola sarebbe stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Michele Viola, quest'ultimo affilato al clan Birra. Fiola avrebbe infatti esploso i colpi d'arma di fuoco dell'agguato (ma la pistola non è stata mai trovata) mentre Lorenzo Fioto avrebbe partecipato all'agguato attirando in inganno la vittima.

Nelle motivazioni viene sottolineato che l'omicidio fu compiuto con il metodo tipico dell'esecuzione mafiosa considerato che la vittima designata fu uccisa a bruciapelo e senza scampo, in un luogo isolato e con colpi d'arma da fuoco diretti al capo. Non è stata riconosciuta alcuna attenuante, e per questo motivo per nessuno dei due c'è sconto di pena: dovranno scontare l'ergastolo.

Vignola fu ucciso, come hanno spiegato anche i pentiti, perché “parlava troppo” e per questo andava eliminato: le sue “chiacchiere” potevano creare problemi al clan. Secondo la ricostruzione dell’Antimafia, realizzata anche grazie alle parole dei collaboratori di giustizia, Vignola si trovava a bordo della propria auto quando fu colpito a morte, nel comune di Parete, dove si diresse convinto di dover fare una rapina con Fioto e Viola.

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