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Cronaca Sant'Arpino

Uccide coppia di fidanzati, chiesto il processo per il professore

Il tribunale ha deciso che Stefano Perale può stare in giudizio

Stefano Perale, il professore 50enne di Mestre accusato di aver ucciso l’ingegnere casertano Biagio Buonomo e la fidanzata Anastasia Shakurova può stare in giudizio. Lo ha deciso il tribunale di Venezia con la contestuale fissazione dell’udienza preliminare a carico del professo per il 18 maggio prossimo.

Una svolta importante visto che nel corso dell’incidente probatorio di marzo c’era stato uno scontro di perizie tra gli avvocati di Perale (Matteo Lazzaro e Nicoletta Bortoluzzi), il pubblico ministero e gli avvocati di parte civile della famiglia Buonomo (Raffaele Costanzo e Michele Maturi). Le conclusioni emergenti dalla perizia depositata dallo psichiatra incaricato dal gip, Rivellini e dall’escussione del perito in udienza erano chiare: Perale non è incapace di intendere e di volere ed è pienamente imputabile.

Secondo la Procura, il 50enne si sarebbe invaghito della donna, al punto da progettare di ucciderla. Un piano portato a termine nella serata del 17 giugno 2017, quando ha trovato la morte anche il compagno di Anastasia, l’ingegnere di Sant’Arpino Biagio Buonomo (già studente del liceo Diaz di Caserta), poi trascinato nel cortile del condominio da Perale con l'intenzione di raggiungere l'auto in sosta nel parcheggio della vittima.

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