
Gerardina Palla è morta dopo essere caduta da una finestra
Bidella morta a scuola, giallo sul cartello alla finestra ed i report della responsabile della sicurezza
Il maresciallo dei carabinieri ha testimoniato di non aver visto segnalazioni vicino la finestra dalla quale è volata la collaboratrice scolastica. La dipendente Asl ha parlato delle disposizioni date a Gerardina Palla
Davanti al giudice è stato ascoltato il maresciallo dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere che ha raccontato ciò che ha visto quando si portò sul posto subito dopo l’incidente: ha raccontato di aver trovato strofinacci ed uno spray pulitore accanto al corpo e di aver visto una sedia vicino alla finestra, affermando di non aver non visto cartelli che segnalavano di non sporgersi, fatto che era stato sollevato nelle precedenti udienze.
Poi è stato il turno della dottoressa Affinito, responsabile dell’ufficio prevenzione dell’Asl Caserta, che ha parlato delle normative sulla sicurezza dei lavoratori all’interno dell’istituto. Ed ha sottolineato come, secondo lei, la dirigente Corvino, dopo aver nominato la Di Stadio quale responsabile della sicurezza, non avrebbe poi provveduto a formarla così come la legge prescrive. E relativamente a quest’ultima ha dichiarato di aver rinvenuto una serie di attività per iscritto in cui venivano indicate le disposizioni per i collaboratori scolastici, ma senza che poi fosse stato predisposto nulla per avere il report di quelle che erano state le indicazioni.
Il processo è legato proprio alle indicazioni che erano state date a Gerardina Palla per la pulizia delle finestre: secondo la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, la collaboratrice sarebbe caduta mentre le stava pulendo a mano, senza utilizzare gli spazzoloni; per la difesa, invece, si sarebbe trattata di una fatalità non collegata ad errori della dirigente e della responsabile alla sicurezza.
Nella prossima udienza, fissata a giugno, saranno sentite proprio le due imputate, difese dagli avvocati Stefano Montone e Gabriele Galllo. Le parti civili, invece, sono rappresentante da Natalina Mastellone (marito e figli), Domenico Pigrini (mamma e fratello della vittima) e Giuseppe Cipullo (le sorelle).