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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Marcianise

Due omicidi nella faida di camorra, Belforte vuole cambiare il giudice

Il processo ai gotha dei Mazzacane per i delitti di Russo e Farina

Salvatore Belforte chiede di ricusare il giudice. Si apre con un colpo di scena l'udienza preliminare a carico di Salvatore Belforte, suo fratello Domenico, Gennaro Buonanno, Pasquale Cirillo, Luigi Trombetta, Felice Napolitano e Bruno Buttone, tutti accusati di aver preso parte agli omicidi di Giuseppe Farina, avvenuto nel 1992, e di Giovanni Battista Russo, avvenuto nel 1997. 

Stamattina, in via preliminare, il legale di Salvatore Belforte, l'avvocato Salvatore Piccolo, ha chiesto, per conto del suo assistito, la ricusazione del giudice Lucia De Micco del tribunale di Napoli. Il motivo trae origine da un precedente: lo stesso giudice aveva espresso parere contrario sul patrocinio a spese dello Stato di Belforte, dopo una maxi confisca da oltre 100 milioni di euro, in quanto già gravato da condanne per reati ostativi.

Ad avviso del legale questo precedente costituirebbe un pregiudizio nei confronti di Belforte, che vuole essere giudicato con l'abbreviato. Per questo, in attesa della decisione della Corte d'Appello sull'istanza, il processo è stato rinviato all'inizio di marzo. 

I due omicidi si inseriscono a pieno titolo nella guerra che vide tra gli anni 1986/2007 contrapposti due clan, i Piccolo, noti come i“Quaqquaroni” ed i Belforte soprannominati i“Mazzacane”, per l’egemonia territoriale dei traffici illeciti nell’area di Marcianise.

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