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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe

Chiesta la riapertura delle indagini per 10 omicidi di camorra

Indicati ai magistrati della Dda nuovi dettagli per risolvere i cold case

Almeno 10 i casi di omicidio irrisolti per i quali è stata avanzata una richiesta di riapertura delle indagini alla Dda di Napoli. E' quanto ha annunciato l'avvocato di diversi familiari delle vittime della criminalità organizzata Gianni Zara a margine della conferenza svoltasi a Casa Don Diana a Casal di Principe. 

"Non sono richieste fatte tanto per fare - ha spiegato Zara - Ma abbiamo dato indicazioni precise agli organi inquirenti, magari di sentire un determinato collaboratore di giustizia o rivelando nuove circostanze che mostrano come certi delitti siano stati commessi dalla camorra". 

Tra i casi per i quali c'è la richiesta c'è quello di Adriano Della Corte il cui fratello, Arturo, da giorni sta protestando all'esterno del Viminale per ottenere il riconoscimento di vittima innocente della criminalità organizzata. Secondo recendi rivelazioni un collaboratore avrebbe fatto luce sulll'omicidio, avvenuto nel 1984, spiegando come il destinatario del commando fosse il nipote di Antonio Bardellino. La vittima aveva la sua stessa auto, una FiatUno nera, e venne uccisa a Castel Volturno.

Richiesta di apertura delle indagini anche per Antonio Belardo, imprenditore ucciso nel 1991 in corso Atella dopo aver denunciato alcuni episodi estorsivi, e per Cesare Ferriero, il bidello trucidato nel 1992 a San'Antimo. L'obiettivo dei killer era Agostino Russo, cognato del boss Antonio Ruocco, che viveva nello stesso stabile della vittima ed aveva la stessa auto, una 127 bianca. 

"Abbiamo inoltrato una nota anche alla Direzione Nazionale Antimafia - ha concluso Zara - Chiedendo a Cafiero de Raho di interessarsi a questi casi". 

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