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Cronaca Castel Volturno

Spiagge abusive: titolari di 18 lidi davanti al giudice

La Procura ha emesso il decreto di citazione in giudizio per 20 persone. Accusati di occupazione abusiva degli arenili

Fissata l'udienza a carico di 20 titolari di 18 stabilimenti balneari del litorale domitio in relazione al reato di occupazione abusiva di spazio demaniale e per taluni di omesso versamento dei canoni demaniali.

Il pubblico ministero Marina Mannu della Procura di Santa Maria Capua Vetere ha disposto per la prima settimana di ottobre la citazione a giudizio dinanzi al giudice monocratico Sergio Enea per Rosà Vargas titolare del Lido Delle Rose sito a Castel Volturno, Concetta Minicucci titolare del lido Il Capitano con sede a Castel Volturno, René Penelope Noviello titolare del Lido Birbante con sede a Castel Volturno, Teresa Liliana Damiano titolare del lido Il Cavaliere con sede a Castel Volturno, Margherita Gallo titolare del Lido Gallo con sede a Castel Volturno, Roberto e Antonio Lettiero titolari del lido I Gemelli, Michele Mottola titolare del Lido Felice con sede a Giugliano in Campania, Carmelina Adele Maria Moio titolare dei lidi Il Capanno e Lido Scalzone, Rahhal Amarri gestore del Lido dei Gabbiani, Tommaso Grasso e Luigi Di Clemente Scuotto titolari del Lido Scilla, Loredana Rota e Giovanni Rota titolari del lido Il Tritone, Raffaele Coscione titolare del Lido Della Gioventù, Paolo Moric titolare del Lido Qasi, Maria Carmina D'Angelo titolare del lido Spiaggia D'Angelo, Vincenzo Gallo e Pasquale Gallo gestori del lido Camping Liternum, Pasquale Diana gestore del lido Fontana Blu.

I titolari degli stabilimenti balneari del Litorale Domitio vennero coinvolti nell'alveo dell'attività di indagine espletata dalla guardia di finanza della compagnia di Mondragone in merito alla validità delle concessioni demaniali marittime oltre che sul  pagamento dei canoni dai parte dei concessionari. Dalle indagini delle fiamme gialle risultó che gli stabilimenti balneari oggetto di indagine nel periodo da gennaio 2012 ad aprile 2021 avrebbero sfruttato indebitamente ingenti porzioni di spiagge del litorale domizio per propri scopi imprenditoriali in assenza di un valido titolo concessorio omettendone in molti casi il relativo canone.

Le concessioni originariamente concesse dall'Ente Gestore risultarono scadute, mai espressamente rinnovate o prorogate e talvolta revocate da anni da parte del Comune di Castel Volturno anche a seguito dell'inadempimento dell'obbligo del pagamento del canone concessorio. Ciò portò la Procura di Santa Maria Capua Vetere ad emettere il 9 aprile 2021 un decreto di sequestro preventivo a firma del gip Sergio Enea (lo stesso che oggi è chiamato a giudicare i balneari) verso i 18 stabilimenti balneari. Provvedimento avverso il quale presentarono istanza di riesame i difensori dei titolari delle imprese balneari accusati di abusiva occupazione di demanio marittimo adducendo il riferimento a disposizioni normative nazionali in virtù delle quali si ritengono valide tacitamente le concessioni demaniali anche dopo la naturale scadenza.

Per la Procura sammaritana le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative non possono essere oggetto  di automatica proroga ope legis in virtù dell'applicazione della Direttiva Bolkestein dell'Unione Europea e della Sentenza della Corte di Giustizia Europea c-458/14 del 14 luglio 2016. Dello stesso avviso il Consiglio di Stato che ha ripetutamente sancito l'illegittimità della normativa sulle preroghe ex lege delle concessioni demaniali. Un divario da chiarirsi in sede di giudizio.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Ferdinando Letizia, Tammaro Diana, Michele Di Fraia, Giuseppe Stellato, Vincenzo D'Angelo, Alfonso Quarto, Antonio Luise, Alfonso Trapuzzano, Giuseppe Granata, Massimo D'Errico, Felice Bianco, Mario D'Onofrio, Luigi Roma.

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