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Cronaca Villa di Briano

Ladri rischiano il linciaggio: scarcerati dopo 3 giorni

Erano stati arrestati prima di Ferragosto

Obbligo di dimora nel comune di residenza e divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7 del mattino successivo. Questa la decisione del gip Caterina Anna Arpino, del tribunale di Napoli Nord, nei confronti di tre albanesi - di 35, 31 e 28 anni - accusati del tentato furto in un deposito di soccorso auto in via Regi Lagni a Villa di Briano.

I tre erano stati arrestati dai carabinieri la sera del 13 agosto. I militari, che in questi giorni hanno intensificato i controlli sul territorio in seguito a diversi furti in abitazione perpetrati, hanno notato un'Alfa Romeo nella zona di via Regi Lagni. Hanno deciso di procedere al controllo dell'auto, poi individuata in una traversa cieca. 

Nel corso della perlustrazione, i carabinieri hanno visto uno dei tre indagati che con fare sospetto si guardava intorno. Possibile facesse da palo. Per questo hanno deciso di intervenire, fermandolo, e controllare nel vicino deposito per auto, dove sono stati individuati gli altri due (poi bloccati dopo la fuga tra le campagne). Nel corso della perquisizione - tra il deposito e l'auto degli indagati - i carabinieri hanno rinvenuto una ricetrasmittente, tre cacciaviti, oltre a indumenti vari. 

Oggi l'udienza di convalida. I tre hanno riferito di aver visto l'auto dei carabinieri e di non voler essere sottoposti a controllo (uno di loro era destinatario di un provvedimento cautelare per furti in abitazione nel beneventano poi eseguito al momento dell'arresto). Per questo due di loro si sarebbero introdotti nel deposito. Una tesi che non ha retto ad avviso del gip che ha convalidato l'arresto ma ha applicato nei confronti di tutti e tre gli indagati la misura dell'obbligo di dimora nei rispettivi comuni di residenza (due a Villa di Briano e uno Frignano) con il divieto di uscire di casa nelle ore notturne. Il pm aveva invocato la custodia in carcere. Nel collegio difensivo sono impegnati, tra gli altri, gli avvocati Marco Ucciero, Stella Marino e Fabio Della Corte, con quest'ultimo che ha preannunciato per il suo assistito ricorso al Riesame contro la misura.

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