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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Casal di Principe / Via Circumvallazione

Migranti, sfoghi preoccupanti sui social. Il sindaco: "Sconfiggiamo quella mentalità"

Natale: "Avevamo posto già dubbi su quel centro di accoglienza"

“Ricordiamoci, prima di tutto, che sono uomini”: il sindaco di Casal di Principe, Renato Franco Natale, interviene, in esclusiva per CasertaNews, sulla protesta di venerdì degli immigrati in via Circumvallazione e su alcuni commenti apparsi sui social network contro gli ospiti del centro accoglienza: “E’ una questione molto delicata – afferma il primo cittadino – anche perché stiamo parlando di rifugiati politici sui quali dobbiamo attenerci a rigide leggi internazionali. E’ chiaro che questi ragazzi non hanno scelto il modo giusto per protestare e per far valere i propri diritti. Non si può scendere in strada e paralizzare la circolazione in quel modo”.

Le forze dell’ordine che venerdì hanno ‘controllato’ la protesta infatti hanno segnalato tutti i presenti in strada e potrebbero anche denunciarli. Per un attimo parliamo della casa d’accoglienza: si trova in una stradina perpendicolare a via Circumvallazione ed ospita circa 40 rifugiati politici. Già in passato il sindaco Natale aveva richiesto ai propri uffici di eseguire dei controlli anche se “è complicatissimo perché tali centri sono autorizzati dalla Prefettura e, sinceramente, fino a qualche settimana fa nemmeno sapevo quanti centri ci fossero a Casal di Principe. Poi ho chiesto al Prefetto di darmi le informazioni necessarie ed ho scoperto che ci sono tre centri, ma il più grande è proprio questo al centro di questa protesta dove alloggiano circa 40 persone. Ho richiesto all’Ufficio Urbanistica e all’Ufficio per le Politiche sociali di effettuare una ispezione anche per valutare quante persone effettivamente vivevano in questa abitazione (anche per motivi di tasse) e per valutare se ci fosse necessità di aiuti. Abbiamo inviato un rapporto alla Prefettura sia in relazione al tema sociale che quello urbanistico. Proprio su quello da dove è partita la protesta, il Comune aveva indicato gravi criticità, e la Prefettura, facendo seguito alla nostra denuncia, ha disposto una sua ispezione, che è stata fatta, insieme ai nostri funzionari, nella giornata del 28 dicembre”.

Da quel giorno non è ancora arrivata alcuna notizia e il sindaco Natale si impegna a telefonare il Prefetto “già lunedì quando riapriranno gli uffici perché voglio capire se questi ospiti devono essere trasferiti o meno da quella struttura”. Una protesta che ha portato, sui social network, alcuni cittadini di Casal di Principe a dare libero sfogo ai loro pensieri con frasi sicuramente non commentabili e altre che ‘inneggiavano’ ad un passato che invece deve essere cancellato anche dalla memoria: “I veri cittadini casalesi hanno chiesto chiarezza sulla protesta, come è giusto che sia, ma non si sognano nemmeno minimamente di parlare di periodi bui per la nostra comunità, quelli legati alla criminalità organizzata. Stiamo pian piano sconfiggendo anche questa mentalità e il 99% dei residenti di Casal di Principe sa bene che la camorra è un male da sconfiggere ad ogni costo. Chi ‘inneggia’ al clan sicuramente non ha mai subito lutti da parte della camorra e sicuramente si nasconde dietro profili falsi per nascondere la sua ‘vicinanza’ al clan sia come amicizia che come parentela. Casal di Principe vuole vincere questa battaglia, e i cittadini onesti sono e resteranno l’orgoglio di questa terra”.

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