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Cronaca Lusciano

Muore carbonizzato in un rifugio di fortuna, indagine sull'identità della vittima

Trovati solamente resti umani carbonizzati, il corpo all'istituto di medicina legale

La segnalazione di un cittadino delle fiamme ben visibili verso le 23 di venerdì al 115 e dopo le operazioni di spegnimento dei vigili del fuoco la macabra scoperta. È la ricostruzione della dinamica che ha portato al ritrovamento dei resti carbonizzati di una persona presumibilmente di sesso maschile. I resti sono stati ritrovati tra le lamiere di una fatiscente baracca di via Torre Pacifico a Lusciano creata in un terreno coltivato fatta in legno con il tetto in lamierato che a causa dell'alta temperatura delle lingue di fuoco si è appiattita fino al completo appoggio al piano di calpestio.

Dopo aver domato il veemente incendio fino alle 4 del mattino la squadra dei vigili del fuoco di Aversa con l'ausilio di un'autobotte tra le lamiere, fornelli improvvisati, pentole e padelle ha rinvenuto i macabri resti. La polizia giudiziaria dei vigili del fuoco del Comando del Capoluogo indaga per accertare le cause dell'incendio. I carabinieri della compagnia di Aversa e della locale stazione cercano di ricostruire la dinamica del rogo che ha avuto un tragico epigolo. I resti umani carbonizzati sono stati trasporti all'istituto di medicina legale di Caserta. Sulla stessa porzione di terreno poco distante da quanto rimane della casupola incendiata insiste un'altra baracca disabitata, rifugio di fortuna di anime disperate. I militari in collaborazione con l'ufficio tecnico del Comune di Lusciano sono sulle tracce del proprietario del terreno.

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