Ancora un ricorso contro l'amministrazione comunale di Caserta. Stavolta è stato il comitato dei residenti del centro storico, "Caserta centro: no degrado, no movida selvaggia", a presentare un'istanza al Tar impugnando il regolamento di polizia urbana approvato dal Consiglio Comunale lo scorso mese di luglio.

Già nei mesi precedenti il comitato, di cui è presidente Rosanna Di Costanzo, si era rivolto al tribunale amministrativo contro il silenzio dell'amministrazione comunale alla richiesta di provvedimenti sulla questione dell'inquinamento acustico durante lo svolgimento della movida. In particolare i residenti lamentavano la diffusione di musica fino a tarda notte e l'eccessivo rumore derivante dal "chiacchierare" delle numerose persone che nei weekend affollano le strade del capoluogo del borgo Sant'Elena. Fattori che impediscono la tranquillità domestica ai residenti.

Solo a luglio scorso il Comune ha adottato provvedimenti, con l'approvazione, appunto, del regolamento di polizia urbana. Per questo motivo il primo ricorso non è stato accolto dal Tar per "sopravvenuta carenza di interesse" da parte dello stesso comitato, che però sta andando avanti con l'azione giudiziaria impugnando proprio il regolamento.

"Nel provvedimento dell'amministrazione - spiega la presidente Rosanna Di Costanzo - non sono presenti disposizioni per quanto riguarda il rumore da schiamazzi. Inoltre l'orario per la diffusione musicale (possibile solo all'interno dei locali ndr) è stato addirittura allungato fino all'1 di notte. Per questo motivo abbiamo impugnato il dispositivo". Nelle scorse settimane il legale del comitato, Paolo Centore, ha depositato il ricorso al Tar di Napoli. Ora si attende la fissazione dell'udienza ordinaria dinanzi al tribunale amministrativo.