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Cronaca

Muore sulla Variante, in Appello chiesti 3 anni di carcere per automobilista

Il procuratore chiede un anno in meno rispetto alla condanna di primo grado. Ore cruciali per la sentenza dopo la nuova discussione che ha fatto emerge alcune incongruenze

Tre anni di carcere. E’ questa la richiesta di condanna avanzata dal procuratore generale nel processo in Corte di Appello a carico di Angelo Barbaruolo di Caserta, accusato di omicidio stradale per la morte di Michele Lamorgese, 68enne di Cardito, in seguito ad un terribile incidente stradale avvenuto sulla Variante, in territorio di Caserta, nel 2008.

La richiesta del procuratore generale è più bassa di un anno rispetto alla pena che è stata inflitta in primo grado a Barbaruolo e segue la rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale che era stata chiesta ed ottenuta dall’avvocato dell’imputato Vincenzo Iorio. In Appello, in particolare, è stato ascoltato nuovamente il consulente del pubblico ministero sulla cui consulenza sono stati sollevati numerosi dubbi da parte della difesa ed ha portato, come primo risultato difensivo, quello di avere uno sconto di un anno sulla richiesta di pena. Nelle prossime ore è attesa la sentenza dei giudici.

Nel corso della deposizione del teste, nel corso dell’ultima udienza, l’avvocato Iorio aveva fatto emergere alcune incongruenze relative alla velocità alla quale viaggiava l’auto dell’imputato (dato che dagli atti emergono tre velocità diverse) ed anche il dubbio relativo alla dichiarazione di un testimone oculare che ha affermato di aver visto l’imputato con la testa abbassata pochi secondi prima dello schianto, come se avesse avuto un malore.

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