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Cronaca

Morto Stefano Delle Chiaie: era accusato della strage di Bologna

Il fondatore casertano di Avanguardia Nazionale, ex latitante, è deceduto in ospedale

È morto nella notte nell’ospedale Vannini di Roma, dove era ricoverato, il noto esponente della destra radicale Stefano Delle Chiaie, nato a Caserta, avrebbe compiuto 83 anni tra pochi giorni. Il suo nome è da sempre legato alle stragi dell’estrema destra in Italia: venne accusato e poi prosciolto di concorso in strage nell'attentato alla stazione di Bologna e in quello alla banca Nazionale dell'Agricoltura in piazza Fontana a Milano.

Delle Chiaie fu fondatore di Avanguardia Nazionale dopo aver lasciato il Movimento Sociale Italiano. Nel 1970 iniziò la sua fuga, prima in Spagna e poi in Sud America, in particolare nel Cile del dittatore fascista Augusto Pinochet, per sfuggire alla giustizia italiana. Il 27 marzo 1987, dopo diciassette anni di latitanza in vari paesi dell'America Latina e da cinque inseguito da mandato di cattura per associazione sovversiva, banda armata e concorso in strage Delle Chiaie si lasciò arrestare a Caracas in Venezuela dalla polizia per essere estradato in Italia.

Per la strage di piazza Fontana Delle Chiaie venne processato e assolto il 20 febbraio 1989 "per non aver commesso il fatto”, sentenza poi confermata in appello il 5 luglio 1991, quando fu prosciolto anche dall'accusa di associazione eversiva. Delle Chiaie venne assolto con la formula dell’"insufficienza di prove” anche nel processo per la strage di Bologna.

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