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Cronaca Marcianise

La comunità piange Don Mimì: oggi l'ultimo saluto

Aveva da poche settimane compiuto 80 anni. Nel 2020 celebrò la messa pasquale dal balcone perché le chiese erano chiuse per l'emergenza Covid

Marcianise in lutto per la perdita di don Mimì Dragone. Il parroco è deceduto ieri. Il 13 settembre scorso aveva compiuto 80 anni. Per tantissimi anni era stato il parroco del Santuario di Nostra Signora di Fatima e qui oggi alle 18 si svolgeranno i funerali.

A ricordarlo è l'ex sindaco Antonello Velardi: "Don Mimì non stava bene, una decina di giorni fa lo avevano ricoverato. Ma in ospedale aveva contratto il Covid e per questo si era molto contrariato, tanto da firmare le dimissioni e tornare a casa. Ma qui le sue condizioni sono peggiorate, è dovuto tornare in ospedale e lì se n'è andato. Anche in questa fase della malattia era venuto fuori il suo carattere che dire forte è dire poco. Non ammetteva mezze misure, dava retta solo alla sua testa. Sembrava burbero ma in realtà era un finto severo, il sorriso lo tradiva, l'amore dei familiari e dei suoi parrocchiani lo confermavano. Gli volevano tutti bene. Lui ascoltava ma poi tirava diritto per la sua strada. Era un prete del fare, e se lo poteva permettere perché aveva idee larghe e la vista lunga. Arrivò a Marcianise all'inizio degli anni Settanta, parroco nella chiesetta di viale della Vittoria, e subito si diede da fare per la costruzione del nuovo tempio. Una volta finita la costruzione, non si fermò: tanto fece da ottenere dall'allora vescovo Raffaele Nogaro l'elevazione a santuario. E neanche lì si fermò: progettò e cominciò a costruire, annessa al santuario, la sala del commiato, una novità assoluta per Marcianise. Il progetto purtroppo è ancora bloccato. Dal 2016 aveva lasciato la guida della parrocchia per raggiunti limiti di età ma la sua presenza non era evaporata: segno di una figura forte che non passava sotto silenzio".

Don Mimì era originario di Limatola ma era marcianisano di adozione. Infatti a Marcianise dove è rimasto quasi cinquant'anni nella stessa parrocchia.

Velardi poi rivela: "Anche nel commiato non si è smentito, non ha lasciato nulla al caso. Ha deciso lui l'ora, l'altro giorno, parlando con il vescovo Pietro Lagnese che celebrerà il rito. Non voleva dare probabilmente fastidio ai confratelli, impegnati nel pomeriggio nei riti vespertini. Non sarà dimenticato facilmente, resta nel cuore di tanti. Un prete d'altri tempi, simbolo di una Chiesa forte di cui ci sono oggi poche tracce. Alla sorella Anna, al cognato Gaetano Gionti, ai nipoti cui era legatissimo, le più affettuose condoglianze. A lui una carezza, dolce come era davvero dentro. Riposi in pace".

In occasione della Pasqua del 2020 don Mimì Dragone celebrò la messa dal balcone di casa in quanto tutte le chiese erano chiuse per l'emergenza Covid. Un gesto di fede e speranza rivolto all'intera comunità che venne molto apprezzato dai cittadini.

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