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Cronaca

Muore dopo l'intervento in clinica: condannati 3 medici

Hanno ritardato la diagnosi di peritonite provocando il decesso del paziente

Tre medici condannati per la morte di un paziente dopo un'operazione chirurgica. E' stato questo il verdetto pronunciato dal giudice Comella, del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti dei chirurghi Roberto Pennisi (difeso avvocati Anita Salzano e Arturo Froio), Giovanni De Stefano (difeso dagli avvocati Giuseppe Fusco e Giuseppe Vacca) e Settimio Perrotta (difeso dall'avvocato Fontanarosa).

Il giudice ha inflitto la pena di 1 anno ciascuno per i tre professionisti oltre al risarcimento dei danni e al pagamento di una provvisionale di 40mila euro per ciascuna delle 3 parti civili costituitesi in giudizio con gli avvocati Adriana Cordella Danilo Riccio.

Il dibattimento ha visto confrontarsi ben 7 consulenti al fine di districare l'intera vicenda e ancorare la responsabilità penale dei medici imputati. La vicenda di cui al processo riguarda la morte di Bruno Accuosti che nel novembre 2014 è stato ricoverato per un intervento al colon, presso la clinica 'Villa del Sole' di Caserta.

Dopo l'intervento chirurgico, sorgeva una complicanza post operatoria, in ordine alla quale i sanitari ritardavano la diagnosi di peritonite. Di qui il trasferimento di Accuosti, sollecitato dai familiari, presso l'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta, dove il paziente, ancorchè operato d'urgenza, è morto il 22 novembre 2014 per shock settico causato da deiscenza dell'anastomosi (apertura dei punti di sutura).

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