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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Dimesso dall'ospedale con la milza spappolata: condannati 2 medici

Non si sono resi conto della gravità della situazione provocando il decesso di Mercone

Ancora una storia di malasanità che si è conclusa con la condanna di due medici dell'ospedale Melorio di Santa Maria Capua Vetere accusati di aver causato, con una condotta negligente, la morte di Bonaventura Mercone di Santa Maria Capua Vetere. 

La sentenza è stata pronunciata oltre otto anni dopo la tragedia. Il giudice Dessi del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto 1 anno a Salvatore P., difeso dall'avvocato Giovanni Zannini, e 8 mesi a Luigi V., difeso dall'avvocato La Milza (entrambi le pene sono sospese). Assolto un terzo medico imputato, Raffaele A., difeso dall'avvocato Domenico Pigrini. Disposto anche il risarcimento, da liquidarsi in sede civile, nei confronti della moglie della vittima, che si è costituita parte civile al processo assistita dall'avvocato Rocco Trombetti

I fatti di cui al processo si sono verificati tra agosto e settembre del 2010. Mercone, autista di autobus, la notte tra il 29 ed il 30 agosto nel rientrare da una corsa straordinaria in Costiera inciampò nello scendere dal mezzo battendo violentemente contro la scaletta metallica. Tornò a casa ma, avvertendo forti dolori, si recò in ospedale di primo mattino. 

All'accettazione trovò Raffaele A. che avviò gli accertamenti clinici che evidenziarono problemi al fegato ed una carenza di piastrine. Da una radiografia emerse, inoltre, la frattura della nona costola sinistra, una spia per un'eventuale rottura della milza (che si era verificata) da monitorare con attenzione. In attesa delle analisi, però,  il medico terminò il turno e Mercone venne affidato alle cure di Salvatore P. che lo dimise, avvisando il paziente di tornare in ospedale qualora avesse avvertito dolori o febbre.  

Mercone rientrò, così, a casa ma i dolori continuavano. L'autista riuscì a sopportare fino al 6 di settembre quando, esausto, si recò nuovamente al Melorio dove trovò il dottor Luigi V. che ripeté la radiografia, da cui emerse anche un versamento pleurico. Nonostante ciò venne nuovamente dimesso. 

Il giorno dopo, però, l'uomo si recò alla clinica Villa del Sole dove, finalmente, si accorsero della rottura della milza intracapsulare. Secondo i consulenti avrebbe perso circa un litro e mezzo di sangue all'interno della milza, ma i medici di Santa Maria non se ne accorsero e non avrebbero monitorato la situazione. A quel punto Mercone fu portato d'urgenza all'ospedale di Caserta ed operato ma ormai la situazione era compromessa e l'uomo morì l'8 settembre 2010. Dopo 8 anni i suoi familiari hanno avuto giustizia. 
 

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