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Cronaca

La morte del broker dei vip si tinge di giallo anche per i funerali

L’esame del Dna ha confermato che il corpo carbonizzato è di Massimo Bochicchio

La morte del broker dei vip si tinge di giallo anche per i funerali. L’esame del Dna ha confermato che il corpo carbonizzato è di Massimo Bochicchio, 56enne casertano, morto dopo essersi schiantato in moto contro il muretto dell'aeroporto Roma Urbe nella periferia nord della Capitale.

Eppure, nonostante la conferma scientifica che ha dipanato ogni dubbio sull'identità del cadavere, dopo che in città erano girate voci circa una messa in scena da parte di Bochicchio, continuano i misteri attorno alla sua morte. Infatti, come riferisce il Messaggero, non sono ancora state fissate le esequie, nonostante il genetista incaricato abbia già consegnato tutti i documenti e sia pronto, da ormai diverse settimane, anche il certificato di morte rilasciato dal Comune di Roma.

Non è chiaro perché non siano stati effettuati o, se sono già stati effettuati, siano stati svolti in forma privatissima e anonima. Il motivo di tanta riservatezza potrebbe essere la voglia di evitare ulteriore clamore, considerando che molte delle persone che hanno accusato Massimo Bochicchio di truffa erano suoi amici. Dai calciatori Stephan El Shaarawy ed Evra, passando per l'allenatore Antonio Conte, solo per citare alcuni dei nomi più noti, che contro il broker hanno già fatto denuncia.

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