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Cronaca

Muore dopo la bomba di Capodanno, il fratello davanti al giudice

Luca Di Giacomo si avvale della facoltà di non rispondere ma rilascia dichiarazioni

Si è avvalso della facoltà di non rispondere Luca Di Giacomo, il 21enne di Caserta, indagato per detenzione di materiale esplosivo per la cui deflagrazione, nella notte di Capodanno al Parco Primavera, è deceduto il fratello Domenico, di 24 anni. 

Il giovane, accompagnato dal suo legale, l'avvocato Nello Sgambato, nel corso dell'interrogatorio di garanzia celebrato dinanzi al gip Orazio Rossi, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, pur non rispondendo alle domande del magistrato ha rilasciato dichiarazioni spontanee con le quali ha cercato di chiarire la sua posizione soprattutto in merito alla detenzione dell'esplosivo acquistato, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, dal 21enne a Pomigliano d'Arco. 

L'accusa per il ragazzo è di detenzione illegale di materiale esplosivo. Il giovane è anche indiziato di omicidio colposo, lesioni personali, danneggiamento, delitti dolosi di danno e crollo di costruzioni e altri disastri dolosi. 

La deflagrazione, con un'onda d'urto di circa 30 metri, provocò danni ingenti sul posto, fra i quali la rottura delle vetrate del palazzo antistante, quattro crateri sul manto stradale e il danneggiamento di 7 autovetture in sosta. Tutti e tre i fratelli Di Giacomo rimasero feriti, in particolare Domenico, che si trovava nei pressi del punto dell'esplosione. Il 24enne venne prima trasportato presso l'Ospedale di Caserta, per poi morire l'8 gennaio scorso presso l'Ospedale "Cardarelli" di Napoli. 

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