rotate-mobile
Cronaca Marcianise

Andrea morto a 16 anni: condannato l'automobilista "killer"

La Cassazione ha respinto il ricorso: il ragazzo ucciso per un sorpasso azzardato

Travolse ed uccise, dopo un sorpasso azzardato, il 16enne Andrea Severi di Marcianise. Per questo un uomo di 72 anni, Luigi T., anche lui marcianisano, è stato condannato per omicidio colposo.

La Corte di Cassazione ha rigettato il suo ricorso e confermato la pena inflitta in Appello. L'incidente si verificò nel mese di novembre del 2010 quando il 72enne a bordo di una Fiat Punto stava percorrendo la strada provinciale 335. Dopo aver sorpassato, in un punto con doppia striscia continua, una Renault Modus, svoltò a sinistra, tagliando via Del Bene trasversalmente e non avvedendosi dell'arrivo nella corsia opposta di Severi che viaggiava a bordo di un Sh 125. Il ragazzo a bordo dello scooter tentò di sterzare ma fu inutile. Andò ad impattare violentemente contro la fiancata della Punto e finì rovinosamente a terra. Severi, ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta dove morì pochi giorni dopo. Per questi fatti il 72enne Luigi T. è stato condannato in via definitiva.

La Corte di Cassazione, infatti, ha confermato il nesso causale tra la manovra azzardata e la morte del giovane. "Il Tribunale - scrivono i giudici della Suprema Corte nelle motivazioni della Sentenza - aveva definito "pessime" le condizioni di visibilità all'altezza dell'incrocio, circostanza che avrebbe dovuto indurre proprio l'imputato, che stava modificando la propria posizione con un manovra di sorpasso e poi di svolta a sinistra, a prestare massima attenzione ai veicoli che provenivano dal senso opposto di marcia e quindi egli era stato fortemente incauto nell'imboccare la via Del Bene, posta sulla sinistra, impegnando totalmente o parzialmente, prima di raggiungere il centro dell'incrocio, la corsia di marcia riservata ai veicoli che viaggiavano nel senso opposto al proprio".

Per i giudici del Palazzaccio sussite, dunque, un nesso di "causalità ritenendo l'evento collegato eziologicamente alla violazione della regola cautelare imposta dal codice della strada, in relazione alle modalità attraverso le quali l'imputato aveva impegnato la corsia di pertinenza del Severi nello svoltare a sinistra, in condizioni di scarsa visibilità e prima di giungere all'incrocio: una corretta manovra di svolta al centro dell'incrocio avrebbe invece comportato il rallentamento dell'autovettura e l'inizio della svolta in condizioni di sicurezza, consentendo a ciascuno dei conducenti coinvolti nel sinistro di avvedersi della presenza dell'altro, ed in particolare all'automobilista, tenuto a dare la precedenza, di percorrere indenne il tratto di competenza".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Andrea morto a 16 anni: condannato l'automobilista "killer"

CasertaNews è in caricamento