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Cronaca

Gomorra 3: Morto Ciro l'Immortale, su Twitter i fan si scatenano

Borrelli mette in guardia dal pericolo dell'emulazione: "La camorra esiste davvero"

C'è anche chi propone il "lutto nazionale" per la morte di Ciro Di Marzio, uno dei personaggi simbolo di Gomorra interpretato dall'attore casertano Marco D'Amore.

Il popolo del web si sta scatenando in queste ore dopo il finale della terza stagione della serie Tv che si conclude proprio con la morte di Ciro. E' twitter la piazza virtuale su cui i fan stanno versando il dolore per la scomparsa, sia chiaro dalla serie, del loro beniamino. C'è anche chi sostiene che "La morte di Ciro è più dolorosa della non qualificazione dell’Italia ai mondiali" o addirittura chi invoca, mutuando il film 300, "Se mai si racconterà la mia storia, si dica che ho camminato coi giganti. Gli uomini sorgono e cadono come grano invernale, ma questi nomi non periranno mai. Si dica, che ho vissuto al tempo di Ciro Di Marzio, detto Immortale. Si dica, che ho vissuto al tempo di Genny".

Tra gli utenti c'è anche chi non riesce "ad immagine questa serie senza di lui" o chi crede che "Morto Ciro,è morta Gomorra". Una serie di attestati, molti dei quali va detto dal chiaro tono ironico, che hanno scomodato persino il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha commentato: "Le manifestazioni anche scomposte cui stiamo assistendo sui social per la morte di Ciro, uno dei personaggi simbolo della serie ‘Gomorra’ interpretato dall’attore Marco D’Amore, confermano ancora una volta la forte influenza che questa serie tv esercita sui giovani e giovanissimi. Così come accadde per un altro personaggio, ‘Malammore’, che in una scena uccide una bambina, e l’attore che lo interpreta fu subissato di insulti sempre sui social.

E’ il caso di fare un ragionamento serio sull’influenza televisiva che questi prodotti esercitano su ragazzi e persone che non hanno strumenti culturali che gli consentano di sviluppare un’adeguata capacità critica. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. L’emulazione di ‘stese’, aggressioni e, in ultimo, il tentato omicidio di un ragazzo innocente. E’ chiaro che la camorra esisteva prima di Gomorra ma la serie tv ha mitizzato e reso amichevoli boss e delinquenti mitizzandoli in modo pericoloso come sostengono tanti magistrati".

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