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Cronaca San Felice a Cancello

Il monopolio della droga del clan Massaro: il Cervinaro fa scena muta davanti al giudice

Filippo Piscitelli si avvale della facoltà di non rispondere. Stessa scelta per altri 7 indagati

Il capo Filippo Piscitelli, alias il cervinaro, fa scena muta davanti al gip Saverio Vertuccio. E' questo l'esito dei primi interrogatori di garanzia in seguito al blitz che ha portato all'arresto di 37 persone accusate a vario titolo di aver monopolizzato il mercato degli stupefacenti nella zona della Valle di Suessola, in particolare quello della cocaina, grazie alla forza intimidatrice derivante dall'appartenenza al clan Massaro.

Piscitelli si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del magistrato. Stessa scelta anche per la sua ex moglie Elena Rivetti, sua figlia Michela Piscitelli, il suo ex cognato Raffaele Rivetti, Veronica Morgillo, Francesco Iannone, Giuseppe Zampano e Daniele Rivetti. Tutti sono difesi dall'avvocato Orlando Sgambati. Nei prossimi giorni si celebreranno gli interrogatori anche degli altri indagati. Nel collegio difensivo anche gli avvocati Igino Nuzzo e Danilo Di Cecco. 

Dall'inchiesta è emerso come il gruppo in questione per affermare la supremazia sull’area di influenza, ma soprattutto allorquando emergevano criticità per il recupero crediti dai gestori di piazze di spaccio da loro rifornite, non abbia esitato a fare ricorso a minacce armate, violenti pestaggi ed atti incendiari.

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