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Cronaca Teano

La morte di Serena, i sospetti di Mottola sul brigadiere suicida

Uno dei tre indagati chiama in causa presunti 'segreti' di Santino Tuzi

Marco Mottola, uno dei tre indagati (insieme al padre e alla madre) per la morte di Serena Mollicone, parla per la prima volta ad un microfono. A registrare le parole dell’uomo, di Teano come tutta la famiglia, è la trasmissione ‘Quarto Grado’. La famiglia Mottola è infatti indagata per l’omicidio della giovane Serena, morta nel giugno 2001 nella caserma di Arce.

Indagini riaperte grazie ad alcune dichiarazioni di Santino Tuzi, brigadiere morto suicida nel 2008. Proprio tre giorni prima di morire Tuzi aveva riferito al magistrato inquirente di aver visto Serena Mollicone il primo giugno del 2001 arrivare alle 11:30 nella caserma. Fino alle 14:30, orario in cui il brigadiere smontò dal servizio, la ragazza non fu più vista uscire.

Mottola nell’intervista si scagiona e, anzi, lancia velate accuse a Tuzi, lasciando intendere che il brigadiere nascondesse qualcosa. Alla domanda della cronista: "Hai mai avuto sospetti su Tuzi?", Marco Mottola risponde “So alcune cose ma preferisco non andare oltre perchè parliamo di una persona che non c'è più”. Secondo la famiglia Tuzi, le parole di Marco Mottola sono però un nuovo tentativo di depistare le indagini.

Intanto proseguono le indagini del procuratore capo Luciano d'Emmanuele. I fascicoli inerenti la morte di Serena e il suicidio del brigadiere, novità di questa settimana, sono diventati un’unica indagine. È stata la perizia della tanatologa Cristina Cattaneo e gli accertamenti dei carabinieri del Ris a far considerare le due morti collegate tra loro. Gli esami svolti sulla porta e nell'alloggio in uso all'allora comandante della caserma dei carabinieri, l'ex maresciallo Franco Mottola, e successivamente sul corpo di Serena escludono che la ragazza, prima di morire, possa essere entrata in contatto con il brigadiere Tuzi.

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