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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Aversa

Minacce e spari per influenzare le aste giudiziarie, 7 arresti

Sgominato gruppo criminale, gli atti intimidatori avvenuti anche nel casertano

Atti intimidatori per influenzare le aste giudiziarie nel casertano e nel napoletano: sgominato gruppo criminale. In mattinata gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Polizia di Afragola hanno dato esecuzione a un’ordinanza restrittiva, emessa dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Dda, a carico di 7 persone ritenute, a vario titolo, gravemente indiziate dei reati di "turbata libertà degli incanti, estorsione, detenzione e porto di armi da fuoco clandestine aggravati dal metodo mafioso".

Le indagini

Le indagini, svolte tra novembre e dicembre 2020, hanno permesso di raccogliere elementi probatori nei confronti di un gruppo criminale che ha condizionato l’andamento di alcune aste giudiziarie relative ad immobili situati ad Afragola e Casoria, territori storicamente riconducibili al controllo del clan Moccia. È emersa, in particolare, la realizzazione di atti intimidatori diretti ad influenzare l’esito di almeno tre aste giudiziarie ed assicurare un controllo di natura camorristico su questo tipo di attività. Nel corso della prima, riguardante più lotti, tenutasi il 25 novembre presso uno studio notarile sito in piazzetta di Porto a Napoli, gli estorsori hanno intimidito i partecipanti affinché desistessero o in alternativa versassero un prezzo per l’acquisto. Un primo aggiudicatario, che insieme al delegato d’asta non aveva ceduto alle prime pressioni, è stato ulteriormente intimidito nei giorni seguenti, con minacce varie e con l’esplosione di cinque colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del portone di ingresso della sua abitazione. Un secondo concorrente, invece, ha ceduto alle minacce versando agli indagati una somma di 20.000 euro come onere per l’aggiudicazione dell’immobile. In relazione alla seconda asta, verificatasi il 2 dicembre presso uno studio professionale di Aversa, i malviventi si sono adoperati perché la procedura andasse deserta, allo scopo di far abbassare la base d’offerta. La terza intimidazione, infine, è stata realizzata il 3 dicembre nei confronti dell’acquirente di un immobile oggetto di esecuzione presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Gli arresti

La misura di custodia cautelare in carcere è stata disposta per Antonio Lucci (55 anni di Napoli), Ferdinando Lucci (30 anni di Napoli), Pasquale D'Auria (58 anni di Arzano), Massimo Gazzerro (50 anni di Afragola), Rocco Fatale (53 anni di Cardito), Ciro Lucci (24 anni di Napoli). Arresti domiciliari invece per Vincenzo Rodondini (52 anni di Afragola).

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