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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Minaccia proprietario del ristorante per gelosia: "Ti taglio la testa"

L'ex cameriere aveva il sospetto di un tradimento della moglie: "Ti faccio fuori"

Il sospetto di un presunto tradimento, la gelosia morbosa, i pedinamenti, gli appostamenti notturni, le telefonate contenenti minacce di morte: "Io te la taglio la testa", "Ti faccio fuori". Sono questi i retroscena dell'inferno subito da un ristoratore ventottenne sammaritano per via delle persecuzioni messe in atto dal proprio ex dipendente. Il persecutore, C. G., quarantenne sammaritano è il destinatario della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su disposizione della Procura sammaritana indagato per atti persecutori e resa esecutiva dai carabinieri della stazione della compagnia di Santa Maria Capua Vetere.

Le vessazioni iniziate oltre un anno fa

Agli uomini della Benemerita si è rivolto l'esasperato ristoratore a seguito dell'escalation di episodi vessatori di cui era vittima denunciando ogni cosa. Gli episodi vessatori iniziati nel settembre 2019 erano stati perpretati da C. G. difeso dall'avvocato Spina che nell'estate del 2019 aveva lavorato con la mansione di cameriere presso la struttura recettiva della vittima. In quelle occasioni presentò la giovane moglie al proprio datore di lavoro giacché coetanei e poco dopo quell'incontro formale nella testa di C. G. si insinuó il tarlo della gelosia. Poco dopo cominciò a maturare nel quarantenne sammaritano la convinzione che il suo datore di lavoro fosse l'amante della moglie.

Discussioni anche al ristorante

Iniziarono le discussioni anche veementi nei pressi del ristorante della vittima, i pedinamenti con la propria vettura per cercare di cogliere in flagranza la moglie 'fedifraga'. I riscontri di C. G non hanno mai dato esito positivo. Nessun tradimento è stato scoperto ma ormai la folle gelosia era già in circolo. C. G. non si rassegnava all'evidenza ed ha continuato a pedinare il suo ex datore di lavoro e sono cominciati gli appostamenti notturni. La rabbia per il dubbio che quell'uomo fosse il presunto amante della moglie era un macigno troppo pesante da sopportare. In un'occasione con un bastone danneggio la vettura della vittima infrangendo il finestrino dell'auto ed 'ammaccandone' la fiancata.

Telefonate e minacce anche nel cuore della notte

Cominciarono le telefonate notturne corredate di minacce di morte e di insulti. La vittima il 14 dicembre si recò nei locali della caserma sammaritana biasimando il fatto di non aver sporto denuncia in precedenza per il fatto di aver dato poco peso alla veemenza di un uomo accecato dalla gelosia. Avviate le indagini dai carabinieri in soli nove giorni hanno delineato il quadro indiziario che grava nei confronti di C. G ottenendo dal GIP sammaritano l'emissione del provvedimento cautelare della detenzione domiciliare. Il quarantenne sammaritano è stato altresì deferito per detenzione abusiva di arma giacché a seguito di una perquisizione domiciliare i carabinieri hanno rinvenuto una sciabola ed un coltello a serramanico mai denunciati e mai utilizzati negli atti persecutori.

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