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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Minacce a Saviano e Capacchione, al via le arringhe degli avvocati

Le parti civili chiedono la condanna del boss e dei legali sotto processo

Primo atto delle discussioni al tribunale di Roma nel processo per le minacce a Roberto Saviano e Rosaria Capacchione

Stamattina hanno discusso gli avvocati di parte civile Giulio Vasaturo (per la Federazione Nazionale della Stampa), Antonio Nobile per Roberto Saviano e la legale che rappresenta Rosaria Capacchione. Tutti si sono riportati alle richieste della Procura che ha invocato un anno e mezzo di reclusione per tutti gli imputati: il boss Francesco Bidognetti e gli avvocati Michele Santonastaso e Carmine D'Aniello. Nel corso dell'udienza ha preso la parola anche l'avvocato Fabrizio Merluzzi per il boss Bidognetti. Si torna in aula a fine mese per le arringhe dei difensori dei due legali e, presumibilmente, anche la sentenza.

La vicenda oggetto del processo riguarda le minacce proferite durante il processo d'Appello Spartacus nel 2008 quando venne letto in aula il famoso "proclama" contro la giornalista e lo scrittore ma anche contro alcuni magistrati della Dda. Proprio quel documento, letto in aula da Santonastaso e che portava la firma di Bidognetti ed Antonio Iovine, avrebbe celato minacce, aggravate dal metodo mafioso visti i mittenti. Quattro anni fa i giudici della corte d'Appello di Napoli si erano dichiarati incompetenti con il processo che era stato trasferito a Roma.

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