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Cronaca

Aggressioni, minacce, auto incendiate: 8 intimidazioni nel casertano

Neanche il lockdown ha fermato le violenze ad amministratori e rappresentanti delle istituzioni

Auto incendiate, aggressioni a dipendenti pubblici e minacce via social - e non solo - ai sindaci. Sono 8 gli episodi intimidatori nell'anno della pandemia registrati da Avviso Pubblico che ha presentato il 10° Rapporto "Amministratori Sotto Tiro" nel corso di un evento streaming a cui ha partecipato la ministra dell'Interno Luciana Lamorgese.

In particolare, il 2 aprile il sindaco di Mondragone, Virgilio Pacifico, è stato destinatario di un videomessaggio sui social contenente accuse sulla gestione dei fondi per l’emergenza Coronavirus. L’episodio è stato denunciato ai Carabinieri dal primo cittadino. Il 12 aprile ad Aversa un uomo ha aggredito gli agenti della Municipale a seguito di un controllo. L’aggressore, che passeggiava in strada in barba alle norme anti-contagio, si è scagliato ferocemente contro un agente, provocandogli numerose ferite. Due giorni più tardi, invece, a Casal di Principe c'è stata l'aggressione di un dipendente comunale. Il 5 giugno un 23enne di Roccamonfina viene denunciato dal sindaco Carlo Montefusco per un messaggio sui social lesivo dell’onorabilità del primo cittadino. La denuncia viene ritirata a seguito delle scuse dell’autore del post. Il 22 agosto, invece, a fuoco un'auto parcheggiata all’esterno dell’abitazione del Presidente del Consiglio Comunale di Vitulazio, Maria Laura Venosa, di proprietà di uno stretto congiunto della stessa. Il 26 ottobre a Marcianise dopo che la città viene dichiarata zona rossa per l’elevato numero di contagi, si organizza una manifestazione di circa duecento persone, tra cui commercianti ma anche
tanti cittadini, che al grido di “libertà, libertà”, hanno sfilato per le vie del centro raggiungendo piazza
Umberto I, dove c’è la sede del Municipio, e si sono poi diretti verso l’abitazione del sindaco Antonello
Velardi
, insultandolo. Il 22 dicembre a Santa Maria Capua Vetere due agenti sono stati assaliti da una persona durante i controlli finalizzati al rispetto delle normative anti Covid-19. Mentre il 27 dicembre a Casal di Principe ignoti sono entrati di notte nella piscina comunale, chiusa da quando sono entrate in vigore le norme anti-covid, distruggendo gran parte di
quello che era al suo interno.

Complessivamente sono 465 gli atti intimidatori, di minaccia e violenza rivolti nel 2020 contro sindaci, assessori, consiglieri comunali e municipali, amministratori regionali, dipendenti della Pubblica Amministrazione (-17% rispetto al 2019, quando furono 559), registrati da Avviso Pubblico in tutto il Paese. Per il quarto anno consecutivo è la Campania a far registrare il maggior numero di intimidazioni a
livello nazionale, con 85 casi censiti (furono 92 nel 2019). Seguono appaiate Puglia e Sicilia con 55
atti intimidatori, che fanno segnare un evidente calo rispetto al 2019, rispettivamente del 23 e del 17
per cento. In discesa anche la Calabria (38 casi rispetto ai 53 del 2019), che prosegue un trend iniziato da alcuni anni. La Lombardia si conferma la regione più colpita del Nord Italia (37 casi, nove in meno del 2019), seguita dal Lazio (36 casi, stabile). Chiudono le prime 10 posizioni Veneto (30 casi, uno dei pochi territori in aumento), Emilia-Romagna (25), Toscana (23) e Sardegna (21).

In dieci anni di raccolta dati Avviso Pubblico ha censito su tutto il territorio nazionale 4.309 casi di
minaccia e aggressione nei confronti di amministratori locali e personale della Pubblica Amministrazione, una media di 36 intimidazioni al mese, una ogni 20 ore. Nel casertano sono stati tra i 79 ed i 100 casi in 10 anni. 

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