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Cronaca Aversa

Mensa scolastica, l'accusa del Pd a De Cristofaro "150mila euro in più a carico delle famiglie"

Il capogruppo Villano: "Hanno ignorato un nostro emendamento votato in consiglio"

Sulla refezione scolastica l’amministrazione di Enrico De Cristofaro ha ignorato un voto in consiglio comunale e costretto le famiglie di Aversa a pagare 150mila euro in più. È questa l’accusa del capogruppo Pd Marco Villano, che detta la linea dei consiglieri Dem dopo l’approvazione della delibera di giunta sulle tariffe della mensa scolastica.

"La delibera proposta dall'assessore Caterino – accusa Villano - che inizia molto male il suo mandato, e votata dagli altri assessori non tiene conto di un voto all'unanimità in consiglio comunale. Nella seduta del 19 settembre del 2016, infatti, è stato approvato un emendamento del Partito democratico che prevedeva di abbassare la compartecipazione delle famiglie ai costi della refezione scolastica al 36%. Nella delibera, invece, è al 43% che tradotto in cifre significa circa 150mila euro in più a carico delle famiglie. Inoltre, prevedere l'esenzione totale per chi ha un Isee tra 0 e 3000 mila euro ci sembra voler gettare solo fumo negli occhi dei cittadini. Chiediamo almeno il raddoppio di tale fascia".

"Siamo di fronte – chiosa il capogruppo Pd - all'ennesima promessa non mantenuta dal sindaco. Ormai la lista è davvero lunga, cito ad esempio il consiglio comunale aperto sulla zona a traffico limitato, il piano traffico o il piano parcheggi. Chissà questa volta De Cristofaro a chi darà la colpa. Attendiamo, fiduciosi, un chiarimento". 

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