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Cronaca Capua

Il memoriale di Panaro inguaia i Verazzo: "Rapporti col sindaco dal 2006"

L'ex reggente del gruppo Schiavone svela il ruolo degli imprenditori edili: "Rapporti con l'amministrazione per ricevere appalti"

Il nome dei cugini Francesco e Giuseppe Verazzo era nel mirino dei magistrati della Dda da tempo. Già nel 2015 Nicola Panaro, esponente apicale del gruppo Schiavone e reggente della cosca insieme a Nicola Schiavone, li inserisce in un memoriale consegnato agli inquirenti all'inizio della sua collaborazione. Nel pizzino manoscritto si legge: "Fratelli Verazzo di Capua, contatti con Elio Diana (cognato di Francesco Schiavone Cicciariello nda) i quali si interessano anche dei contatti sul Comune". 

Ed è proprio Panaro tra i principali accusatori dei due imprenditori, arrestati lunedì su ordine della Dda, ritenuti la "testa di ponte" sul territorio capuano con contatti con il mondo politico, in particolare con l'ex sindaco Carmine Antropoli, con il quale avrebbero intessuto rapporti di affari: appalti in cambio di voti. Un teorema, quello della Dda, che trova conferma proprio nelle parole del pentito.

Panaro parla di un rapporto di lungo corso da parte dei Verazzo con il sodalizio di Casal di Principe, prima con "Elio Diana (non indagato in questo procedimento), storico affiliato al clan" e capozona "sul territorio capuano", poi direttamente con Nicola Schiavone, figlio di Sandokan oggi collaboratore di giustizia. "I Verazzo - riferisce Panaro - si impegnavano a coltivare dei rapporti con l'amministrazione comunale di Capua. Era questo un importante nostro interesse perché noi del clan avevamo molto a cuore la gestione di un comune e quando uso questo termine (gestione) intendo riferirmi al fatto che a noi interessava interloquire direttamente con gli amministratori locali, che noi appoggiavamo in sede elettorale, i quali avrebbero garantito ad alcune imprese (tra cui quelle dei Verazzo) alcuni appalti dai quali il clan traeva un suo beneficio economico". 

Circostanza che, secondo Panaro, si sarebbe verificata a Capua con i Verazzo che "avevano questo tipo di rapporto" con "il sindaco Antropoli" il quale "è stato da noi appoggiato elettoralmente in occasione delle elezioni del 2006". Un rapporto che poi "Antropoli ha mantenuto nel corso degli anni (almeno dal 2006 al 2010) questo rapporto di legame con noi della famiglia Schiavone", conclude il pentito. 

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