Falsi matrimoni: stangata in Appello per 5 imputati
Le nozze per favorire l'ingresso di cittadini stranieri sul territorio nazionale
Falsi matrimoni per consentire l'ingresso di immigrati extracomunitari, provenienti principalmente dall’Iran, dalla Nigeria e dall’Ucraina, in Italia. Per questo motivo i giudici della Corte d'Appello hanno condannato cinque persone.
I magistrati della Corte d'Appello partenopea hanno confermato la pena per Luigi Interrante, 55enne di Castel Volturno, e Claudio Tenneriello, 66enne di Quarto, a cui è stata inflitta una pena di 4 anni e due mesi.
Verdetto più leggero rispetto al primo grado per Immacolata Della Monica, 43enne, condannata a 5 anni e 8 mesi; Assunta Della Monica, 39enne condannata a 5 anni e 4 mesi; Giovanni Macchia, condannato a un anno e 10 mesi.
I cinque furono coinvolti in un'inchiesta della Procura che aveva permesso di smantellare un'associazione dedita al favoreggiamento dell’ingresso e della permanenza in Italia di cittadini stranieri. Nello specifico sono stati ricostruiti circa 20 matrimoni “fittizi”, celebrati nei comuni di Giugliano in Campania, di Pozzuoli, di Napoli e di Quarto, tra stranieri e italiani.
Nel corso dell’attività investigativa era emerso, inoltre, come il sodalizio criminale favorisse l’ingresso in Italia di cittadini extracomunitari provenienti dall’Iran, che, prelevati dalla Turchia e muniti di falsi documenti realizzati in Italia, venivano accompagnati nel territorio nazionale.