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Cronaca Villa Literno

Marche da bollo false, indagini chiuse per 20

Rischiano il rinvio a giudizio: secondo l'accusa sono dediti alla falsificazione e allo smercio di valori bollati contraffatti

Chiusura delle indagini preliminari per 20 indagati coinvolti nella 'Operazione Rollers' dei carabinieri del Nucleo Anticontraffazione di Roma sul business delle marche da bollo false nelle Province di Caserta, Napoli, Avellino, Salerno, Roma. Il Sostituto Procuratore della Repubblica Giovanni Corona del Tribunale di Napoli Nord ha disposto la chiusura delle indagini preliminari e si prepara a chiedere il rinvio a giudizio per Angelo Bifulco, Simona Cerullo, Mario Martino, Massimiliano Di Filippo, Carmine Ambrosini, Antonio Gennaro Buonocore, Antonio Cozzolino, Cristiano Frustaci, Pietro Gambale, Errico Giordano, Antonio Lentino, Ettore Mainolfi, Gennaro Marcigliano, Ettore Marruzzo, Arturo Marzocchella, Giuseppe Pagano, Luciano Trofa, Antonio Valle, Pasquale Vollaro - soggetti dediti alla falsificazione e allo smercio di valori bollati contraffatti.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti gli indagati avevano creato un sistema dedito alla produzione e distribuzione di barche da bollo false oltre che di patenti  automobilistiche e nautiche nelle province di Caserta, Napoli, Salerno, Avellino e Roma grazie al falsario d'élite Massimiliano Di Filippo con la collaborazione di numerosi intermediari. La stamperia del falso venne creata a Villa Literno e garantiva una delle direttrici distributive dirette nella Provincia casertana grazie ai legali Angelo Bifulco, Simona Cerullo e Mario Martino che 'piazzavano' i falsi valori bollati nei depositi giudiziari e nei circondari di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord.

Nell'alveo dell'indagine  dei carabinieri del Nucleo Anticontraffazione romano che portò all'iscrizione nel registro degli indagati ben 25 persone con l'emissione di 15 misure cautelari emesse dal GIP Antonino Santoro del Tribunale di Napoli Nord vennero individuati ben 6 direttrici distributive talvolta gestite dagli intermediari del falsario i cui terminali venivano individuati oltre che nella provincia casertana anche a Napoli, Avellino, Salerno e Roma. Una volta realizzate le marche da bollo false venivano utilizzate dai professionisti e dagli addetti ai comparti giudiziari ed amministrativi per i quali è prevista la corresponsione di oneri destinati all'Erario. Nel corso dell'attività di indagine vennero sequestrati migliaia di falsi valori bollati del valore complessivo di 200mila euro oltre che decine di false patenti nautiche da destinatare al litorale romano.

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