Picchia il padre per soldi: "No alla sorveglianza speciale"
Il pm aveva invocato l'applicazione della misura per 2 anni. Il 27enne era tornato in libertà dopo la condanna soft
No alla sorveglianza speciale nei confronti di un 27enne di Marcianise, già condannato a 2 anni e mezzo per maltrattamenti nei confronti del padre e tornato in libertà. Lo ha deciso il giudice Urbano della sezione Misure di Prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Era stata la Questura, in seguito all'arresto per maltrattamenti a marzo dell'anno scorso, a richiedere la misura di prevenzione trattandosi di un reato da "codice rosso". Una richiesta che è stata sostenuta in giudizio dal pm Fiore, già titolare dell'indagine, che aveva invocato di applicare la misura di sorveglianza per un periodo di 2 anni.
Il difensore del 27enne, l'avvocato Natalino Giannotti, in sede di discussioni ha evidenziato come il suo assistito attualmente non sia sottoposto ad alcuna misura cautelare (i domiciliari furono revocati a dicembre dal collegio presieduto dal giudice Rugarli) e che la causa alla base dei maltrattamenti, riconducibile alla dipendenza da sostanze stupefacenti, fosse venuta meno in quanto il 27enne ha smesso di far uso di droghe. Inoltre, in questo periodo di tempo avrebbe ripreso anche i rapporti con il padre, vittima delle violenze. Argomentazioni che sono state accolte dai giudici che hanno deciso di non applicare la sorveglianza speciale.
Il 27enne era stato arrestato a marzo dell'anno scorso in seguito alla denuncia del genitore esasperato dalle condotte del figlio. Ad ottobre i giudici gli avevano inflitto una pena piuttosto contenuta: 2 anni e sei mesi. Successivamente, a dicembre, in accoglimento dell'istanza presentata dal difensore Giannotti, la misura dei domiciliari a cui il 27enne era sottoposto era stata revocata con l'uomo che era tornato completamente libero.
