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Cronaca Casagiove

Bambini maltratti, le suore negano tutto: “Denunce false”

L’Istituto “Mater amabilis” al contrattacco per l’indagine sulle due maestre

Una lunga nota in cui si nega ogni accusa. L’istituto “Mater amabilis” passa al contrattacco dopo l’indagine che coinvolge due suore, accusate di maltrattamenti nei confronti di alcuni bambini che frequentano lo storico istituto di Casagiove, già difeso a spada tratta dal sindaco Roberto Corsale.

“Come Suore degli Angeli, reggenti l’Istituto “Mater amabilis” di Casagiove - si legge nella nota - ci sentiamo in dovere di rispondere a quella che abbiamo vissuto come una violenta aggressione mediatica, realizzata nella giornata di mercoledì 18 settembre. In taluni articoli giornalistici infatti è stata riportata la notizia delle indagini che la Procura della Repubblica hanno svolto nei confronti di talune insegnanti di questo Istituto. Avremmo preferito non rispondere, non rettificare, non intervenire ma le affermazioni che sono state diffuse, sono false e fuorvianti al punto tale da ledere il buon nome dell’intero Istituto, delle due Suore (cui viene e verrà confermata la più ampia stima), ma anche di quanti per ottanta anni a Casagiove hanno speso la loro vita nella missione loro affidata di supportare le famiglie nel compito educativo e di istruzione”.

Entrando nel merito delle accuse, le suore spiegano che “l’inchiesta è partita dalla denuncia di una sola mamma, che peraltro non ha ricevuto l’avallo di nessun altro genitore. Dunque ribadiamo, non è vero che ci siano “alcuni genitori insospettiti”, come ci tocca leggere. Le ipotesi formulate in denuncia sono semplicemente false e alcune anche inverosimili fino all’assurdo come l’idea che qualche bimbo possa essere stato rinchiuso a chiave in bagno o in aula o che gli siano state tolte le scarpe. Nessuno degli alunni ha mai riportato “lividi”, di cui leggiamo per la prima volta e di cui non v’è traccia alcuna in nessuno degli atti. Altrettanto dicasi per quanto riferito in merito a schiaffi o offese di qualsiasi genere. Le due Ssore ingiustificatamente accusate, hanno già chiarito la totale infondatezza dell’intera notizia di reato, davanti al Pubblico Ministero della Procura sammaritana, dottoressa Condello, perché nei mesi scorsi sono state loro stesse a chiedere di essere ascoltate. La magistratura e il difensore delle insegnanti hanno raccolto le dichiarazioni di numerosi genitori e tutti gli elementi emersi lasciano completamente serene le Suore degli Angeli, che alla fine la verità avrà l’ultima parola”. 

L’istituto lancia quindi dei dubbi proprio su chi ha denunciato i presunti maltrattamenti: “Varie persone hanno parlato di insistenti domande e dubbi, che il genitore denunciante aveva esternato anche fuori dalla scuola e finanche direttamente con diversi bimbi, determinando un evidente e pericoloso condizionamento, anche se poi tutte le altre famiglie hanno saputo ben discernere e valutare. Tutto questo e altro ancora è stato già debitamente sottoposto all’attenzione del magistrato inquirente. Ci riserviamo anzi, allorquando ci sarà consentito, di indicare anche agli organi di informazione, ulteriori elementi utili, su cui al momento non possiamo pronunciarci. Al momento non conosciamo ancora la decisione del Pubblico Ministero ma confidiamo nella sua serenità di giudizio, sicure che prima o poi la correttezza delle due Suore e di tutti gli insegnanti verrà riconosciuta”.

L’istituto commenta quindi i tanti messaggi di solidarietà arrivati in queste ore, compreso quello del sindaco Corsale: “Tanti papà e mamme (e tantissimi ex allievi del “Mater Amabilis”) hanno comunque già manifestato, dopo la diffusione degli articoli,  solidarietà all’intero Istituto e del resto il numero di iscrizioni registrate anche quest’anno è un dato di fatto consolante per tutto il personale scolastico e per noi religiose. Ovviamente le Suore non nutrono rancore alcuno verso chi ha dato inizio a questa dolorosa vicenda e le Suore degli Angeli assicurano preghiere anche per quell’unico genitore, dichiarandosi disponibili ad una piena e cristiana riconciliazione, consapevoli che nella vita delle religiose non possono mancare prove e tribolazioni, come del resto è avvenuto anche nella vita della fondatrice delle Suore degli Angeli - adoratrici della Santissima Trinità, la Beata Suor Maria Serafina Micheli”.

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