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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Casapulla

Schiaffi sulle mani, bambini trascinati e fatti cadere a terra: i video che hanno incastrato le maestre

I frame hanno permesso ai carabinieri di svolgere un'indagine lampo: meno di 4 mesi per ottenere gli arresti

"Francesca Merola si trova seduta alla cattedra mentre l'alunno piange e si lascia cadere per terra, la stessa si disinteressa del medesimo anzi dopo lo afferra per un braccio e violentemente lo scaraventa a terra. Il bimbo sbatte con le gambe sulla sedia, la Merola poi si allontana”. E’ questo uno degli episodi registrato dalle telecamere installate nella scuola paritaria ‘Piccole pesti’ tra Casapulla e San Prisco che hanno permesso ai carabinieri di avere contezza di cosa stesse avvenendo all’interno dell’istitituto ai danni dei piccoli bambini. In un altro video si vede Anna Lucia S. che “solleva brutalmente un bimbo dalla brandina lo prende per un braccio e lo fa cadere”. Ed infine Valeria E. che "rimprovera ad alta voce un bimbo dando due schiaffi alla mano destra del bambino".

Sono queste alcune delle violenze, risalenti al mese di novembre 2021, che emergono dai frame dei filmati che hanno consentito di svelare gli abusi sistematicamente compiuti ai danni dei piccoli alunni dell'istituto paritario che funge da nido e primaria con annesso doposcuola. L'occhio bionico ha permesso ai carabinieri della stazione di San Prisco di cristallizzare i sistematici episodi di violenza psicologica e fisica, estemporanei ma reiterati, oltre alle omissioni nella cura ed assistenza dei piccoli contestate alle tre insegnanti che hanno portato il Giudice delle Indagini Preliminari Alessandra Grammatica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere all'emissione dei provvedimenti cautelari degli arresti domiciliari per la direttrice della scuola privata Francesca Merola, l'insegnante più longeva Anna Lucia S. e l'ex docente Valeria E. che ha prestato servizio in quel plesso solo per pochi mesi.

L'attività di indagine dei militari, coordinata dalla Procura della Repubblica guidata dal Procuratore Carmine Renzulli, ha preso le mosse nell'ottobre 2021 dalla denuncia fatta dai genitori di una piccola alunna che affidò ai propri cari il racconto inquietante di quanto accadesse tra quelle mura scolastiche. Venivano imboccati con forza, strattonati, picchiati, derisi, messi in punizione con le manine sulla testa in un angolo dell'aula oppure presi per i capelli e spostati con forza in un altro punto dell'aula, venivano buttati giù dalle brandine durante il riposo pomeridiano se facevano i capricci, non venivano cambiati e lasciati 'sporchi' per ore.

Gli orrori sono stati documenti dalle telecamere installate nell'impresa sociale 'Piccole Pesti' con riferimenti a segmenti di giornata perlopiù mattutini che hanno consentito di individuare le tre protagoniste dei maltrattamenti reiterati sui piccoli. Riscontri degli inquirenti suffragati da intercettazioni telefoniche ed ambientali mediante ai quali è stato possibile disvelare lo scenario di violenze. Dagli stessi riscontri è emerso, a corredo degli orrori della scuola, la cattiva gestione dell'istituto imputata principalmente alla direttrice non solo riferito al periodo di indagine contestato ed il clamore degli arresti delle tre indagate non ha fatto altro che sgretolare muri di silenzi omertosi con l'eventualità che l'attività investigativa abbia una portata più ampia. Lunedì 14 febbraio dinanzi al gip sammaritano le tre indagate chiariranno i terribili eventi loro contestati assistite dai loro legali, gli avvocati Gennaro Ciero, Giuseppe Stellato, Antonio Treppiccione.

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