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Cronaca Casapesenna

La macchina del fango di don Barone: "Se ne è andata perché ha una relazione con un prete"

La testimone racconta il suo allontanamento dal gruppo di preghiera e svela schiaffi e tirate di capelli durante gli esorcismi

Tirate di capelli ma anche schiaffi in faccia. Era questa la modalità in cui avvenivano gli esorcismi di don Michele Barone. Ma anche una certa sensibilità verso il gentil sesso, con dimostrazioni "d'affetto" eccessive per le fedeli, e la macchina del fango verso chi si allontanava dalla schiera di adepti. 

Sono queste le circostanze raccontate in aula da un'altra giovane che faceva parte del gruppo di fedeli dell'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, nel corso dell'udienza che si è celebrata dinanzi al giudice Marica Chiara Francica al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere nel processo che vede alla sbarra, con don Michele Barone, anche il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino ed i genitori di una ragazzina di appena 13 anni che ha subito lesioni permanenti durante le pratiche esorcistiche "medievali". 

La ragazza, residente a Villa di Briano, ha parlato degli esorcismi nei confronti di un'altra vittima, anche lei di Maddaloni. Pratiche che non prevedevano solo benedizioni e la recita di litanie in latino ma anche vere e proprie azioni di violenza con la giovane "posseduta" tirata per i capelli e schiaffeggiata. Tutto davanti a diverse persone con i riti che si svolgevano in vere e proprie sedute pubbliche durante le quali la ragazza si lamentava. "Don Michele mi fai male", ripeteva.

La testimone ha, poi, parlato anche di una certa sensibilità da parte del prete nei confronti delle ragazze che frequentavano la sua chiesa, plagiate al punto da farsi gestire la vita dall'uomo di chiesa. In una circostanza don Michele avrebbe provato anche un approccio fisico con la testimone, allungando una mano sul suo ginocchio ma lei riuscì a "resistere" alle avances.

La giovane successivamente iniziò ad allontanarsi, scegliendo di non frequentare più assiduamente la chiesa di don Michele Barone e non andare ai pellegrinaggi. Un allontanamento che provocò il risentimento del prete al punto che accusò la ragazza di avere una relazione con un altro sacerdote facendo girare la voce tra gli altri fedeli.  

Il processo è stato aggiornato alla prossima settimana. Nel collegio difensivo è composto dagli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Camillo Irace e Maurizio Zuccaro. Si sono costituite parte civile anche due ragazze che accusano il prete di violenza sessuale, assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini
 

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