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Cronaca Parete / Via Vittorio Emanuele

Il ferimento di Luigi ripreso in un video. Perquisite case: manca il tassello decisivo

Il comandante Pulicani: "Chi ha visto ci aiuti a ricostruire l'accaduto"

Due sfide che si incrociano: la prima è quella che vede Luigi, il 14enne colpito da un proiettile all’esterno del bar ‘Centrale’ di Parete alla Vigilia di Natale, combattere per la vita e per un futuro che magari possa regalargli gioie nel mondo del calcio (era vicina la sua firma per l’Avellino) e la seconda è quella degli uomini dell’Arma contro colui che è il responsabile di questa tragedia.

I carabinieri sono impegnati giorno e notte “per un lavoro immane e complicatissimo – afferma il comandante della Stazione dei carabinieri di Parete Vincenzo Pulicani – che ci ha portato a controllare decine di telecamere di videosorveglianza presenti in quella zona e tutte le abitazioni da dove sarebbe potuto partite il colpo d’arma da fuoco”.

Ad oggi manca ancora il colpevole di questo delitto che non si è ancora costituito né tantomeno confessato. La pista dell’agguato al 14enne è quella meno seguita anche perché il giovane non aveva mai avuto problemi in passato anche se l’Arma segue ogni pista e non esclude alcuna ipotesi. Sembra che da una telecamera si noti quando il ragazzo cade a terra in via Vittorio Emanuele ma non si riesce a capire da dove arrivi il proiettile.

Indagini complicatissime dove ogni piccolo elemento può fare la differenza: “Chiunque abbia visto o sentito qualsiasi cosa – continua il comandante Pulicani – può tranquillamente venire qui in caserma e dire, a voce, quanto ha notato in quei pochi secondi. Ogni elemento può essere fondamentale per riuscire a trovare l’autore di questo gesto”. Si esclude poi ogni tipo di conflitto a fuoco perché Luigi era con gli amici fuori al bar e nessuno di questi è nemmeno riuscito subito a capire cosa fosse successo.

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