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Cronaca Santa Maria a Vico

Estrae pistola dopo lite con automobilista: in 4 scelgono abbreviato ma il giudice si astiene

Gli atti tornano al presidente della sezione per far scegliere un nuovo gup

Il giudice si astiene per ragioni di opportunità rimettendo gli atti al presidente della sezione per una nuova assegnazione. E’ il risultato dell'udienza celebrata dinanzi al Giudice dell'Udienza Preliminare Rosaria Dello Stritto del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in sede di giudizio abbreviato, nei confronti di Emanuele Maria Orlando, 33 anni di Santa Maria a Vico, militare dell'esercito italiano; Gianluca Russo, 34 anni di San Felice a Cancello; i fratelli Salvatore e Giulio De Matteo, rispettivamente 25 anni e 30 anni, di Santa Maria a Vico, appartenenti al sodalizio criminale denominato 'I Sett' a Santa Maria a Vico. I quattro sono accusati a vario titolo di porto abusivo di arma, lesioni personali, rapina aggravata.

Il 20 aprile 2019, in corrispondenza dell'interazione tra Via Appia Antica e Viale Pasquale Carfora, nacque una lite per problemi di viabilità, successivamente degenerata, tra Emanuele Maria Orlando e Gianluca Russo. Il primo, dopo esser stato affiancato dal secondo a bordo di una Fiat  500, veniva aggredito con un manganello e minacciato di morte: "Ti stacco la testa". Dopo l'aggressione il militare si recò a casa e si diresse nei pressi del bar 'La Villa' dove Gianluca Russo era fermo con altri. Avvistato Russo, sferrò un pugno ad Orlando mentre gli altri, ossia i fratelli De Matteo, lo circondarono allo scopo di percuoterlo.

Il militare estrasse dalla cintola dei pantaloni una pistola Glock 17 con all'interno un serbatoio contenente 14 proiettili calibro 9x21 portata con sé per ingenerare timore negli aggressori. L’arma, però, venne presa dai due fratelli De Matteo che colpirono il militare alla nuca facendolo rovinare a terra e, una volta al suolo, continuarono a colpirlo ripetutamente. Gli provocarono lesioni refertate presso l'ospedale civile di Caserta giudicate guaribili in 15 giorni quali "trauma facciale con minima infrazione ossa nasali, contusione toracica, contusioni multiple per il corpo".

Emanuele Maria Orlando si recò dai carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico raccontando l'accaduto. All'esito degli accertamenti i militari denunciarono d'ufficio Orlando per il reato di porto abusivo di arma. Il militare asserì che l'arma era regolarmente detenuta per uso sportivo e che si trovava nella sua disponibilità perché presente nella propria vettura. Tesi che non convinse i carabinieri. I germani De Matteo e Russo vennero denunciati per rapina aggravata e lesioni personali.

Dopo la richiesta di rinvio a giudizio del pm Alessandra Pinto e scelto il rito abbreviato, il gup Rosaria Dello Stritto si è astenuta per ragioni di opportunità, essendosi già pronunciata sulla posizione di Orlando, costituitasi parte civile all'interno del procedimento, disattendendo la richiesta di messa alla prova, rinviando gli atti al presidente di sezione per una nuova assegnazione. Si torna in aula nelle prime settimane di aprile. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo Perrotta, Angelo Rossi, Michele Crisci.

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