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Cronaca Pignataro Maggiore

Pestaggio per vendetta, Papa si difende: "Io li ho divisi. Ligato gli ha dato solo uno schiaffo"

L'amico del rampollo della famiglia camorristica respinge le accuse

"Ho solo accompagnato Pietro Ligato all'appuntamento. Io non ho pestato nessuno. Se sono sceso dall'auto è solo per dividerli”. Sono questi i chiarimenti resi da Fabio Papa in sede di interrogatorio di garanzia dinanzi al gip Fabrizio Finamore del tribunale di Napoli assistito dall'avvocato Marco Argirò.

Papa, insieme ai fratelli Pietro, Raffaele Antonio e Felicia Ligato, è coinvolto nell'operazione dei carabinieri della compagnia di Capua coordinata dalla Dda di Napoli dove rispondono di estorsione, estorsione tentata e lesioni personali con l'aggravante dell'agevolazione mafiosa.

Papa, dinanzi al giudice partenopeo, ha chiarito l'aggressione perpetrata ai danni di un 56enne di Pastorano operaio saltuario di una ditta di traslochi in concorso con Pietro Ligato. "Pietro mi chiese di accompagnarlo all'appuntamento. Loro due ebbero una lite ed io scesi dall'auto solo per dividerli, poi andammo via".

Secondo i magistrati antimafia la vittima venne attirata in una trappola dal suo stesso datore di lavoro a cui si era rivolto Pierino Ligato che diede un finto appuntamento al suo dipendente in un bar a Pastorano salvo poi darsela a gambe non appena iniziò il pestaggio. Il 56enne, la sera del 19 luglio 2022, mentre si stava recando all'appuntamento venne avvicinato da una Smart Fourfour con alla guida Pierino Ligato e come passeggero Papa. Il primo spruzzò negli occhi della vittima designata uno spray urticante per disorientarlo e, indossato un tirapugni, scese dalla vettura iniziando a colpirlo al volto ed alla testa. Contestualmente Papa, sceso dalla vettura, lo finì prendendolo a calci nelle parti bassi.

Ricostruzione della Procura contraddetta dalle dichiarazioni di Fabio Papa: “Io non ho preso a calci nessuno. Loro litigavano ed io li ho solo divisi. Pietro gli ha dato solo uno schiaffo e nulla più". Le lesioni riportate dal 56enne al capo e al viso non vennero refertate per paura tanto da scegliere di farsi medicare in casa. La moglie trovò il coraggio della denuncia presso la compagnia carabinieri di Capua. Per la Procura partenopea il movente della feroce aggressione risiederebbe in una lamentela per un precedente comportamento di Pietro Ligato ammesso a Fabio Papa riguardante la collaborazione di un perno di montaggio di un'antenna.

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