Sede dell'Asl Caserta assediata: in 150 rischiano il licenziamento
Carabinieri, polizia e finanza a 'difesa' degli uffici
E' scoppiata ufficialmente questa mattina la protesta degli addetti alle pulizie che lavorano nell'ambito dell'appalto dell'Asl di Caserta. Centocinquanta dipendenti, infatti, rischiano il licenziamento se non sarà accettata una decurtazione delle ore che però rischia di portare gli oltre 350 addetti ad un orario di lavoro di circa 4 ore a testa che non riuscirà a garantire uno stipendio decente.
Un problema che è sorto dopo Capodanno quando sono venuti meno i sussidi sociali che avevano permesso di tamponare la situazione per tutto il 2017, ma che adesso sono stati eliminati. Per questo motivo, le due società appaltatrici, la Cm e la Gsi hanno messo i dipendenti davanti ad una scelta forzata: accettare la riduzione delle ore lavorate o far partire le lettere di licenziamento per 150 dipendenti. Da qui è nata la protesta di questa mattina davanti agli uffici della direzione generale dell'Asl di Caserta in via Unità italiana, presidiata da blindati di polizia, carabinieri e finanza per evitare momenti di tensione ed altro.