Legata al letto, picchiata e rapinata: in 4 sotto processo

Per oltre un anno ha vissuto un vero inferno: insultata, picchiata e finanche legata al letto dall’uomo del quale si era innamorata e col quale conviveva. Ma non solo: perché la vittima era costretta anche a dare a lui ed ai suoi familiari i soldi che aveva sul conto corrente. Ed è proprio dalle denunce della donna che è partita l’indagine che ha permesso di arrivare al rinvio a giudizio di quattro persone, tutte residenti a Caserta, che devono rispondere di maltrattamenti, aggravati dalla crudeltà. Questa mattina è iniziato il processo a carico di Paola C., 62 anni; Filippo C., 28 anni; Francesco S., 42 anni. La posizione del compagno è stata stralciata per un difetto di notifica nel corso dell’udienza preliminare.

Stando alle accuse che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha rivolto agli imputati, la vittima, una 53enne di Caserta, ha subito dei mesi infernali. Apostrofata continuamente con parole volgari, costretta a cedere i soldi che aveva e finanche legata al letto con un cavo elettrico. Ma non solo: perché schiaffi, pugni e calci, secondo la ricostruzione degli inquirenti, erano all’ordine del giorno, così come le mortificazioni personali. Nel giorno di Pasqua del 2017, ad esempio, fu cacciata di casa dopo che i ‘suoi uomini’ le avevano sottratto la somma di 420 euro dal portafogli, dopo averla minacciata e colpita con un forchettone da cucina.

E l’inferno è andato peggiorando dopo che la vittima ha deciso di presentare denuncia alle forze dell’ordine. Minacce continue per costringerla a farle ritirare le accuse, calci ed aggressioni anche con bottiglie di birra vuote fino all’aggressione con un coltello piazzato alla gola della donna minacciandola di morte. Oggi il processo è finalmente iniziato ed è stato aggiornato ad ottobre. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Dario Pepe, Raffaele Mascia e Pierluigi Grassi.