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"Le Iene" scoprono bracconieri di uccelli e li fanno arrestare dalla polizia

Grazzanise - La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato Giacomo Ugasti, 61enne ed il figlio Carmine, 33enne, di Grazzanise (Caserta), per resistenza e violenza a PP.UU. Denunciati, inoltre, per uccisione e abbandono di animali nonché per furto...

La Polizia di Stato di Caserta ha arrestato Giacomo Ugasti, 61enne ed il figlio Carmine, 33enne, di Grazzanise (Caserta), per resistenza e violenza a PP.UU. Denunciati, inoltre, per uccisione e abbandono di animali nonché per furto aggravato. Liberati 14 volatili di specie autoctona protetta, beccacce, barbagianni, gufi, assioli, capinere, gruccioni. Sequestrati richiami acustici, altoparlanti, stampi di plastica di anatre e pavoncelle utilizzate per richiamare gli uccelli e 9 fucili da caccia. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Caserta, sono intervenuti a Grazzanise, in Località Borgo Appio a seguito della notizia di alcuni reporter di una nota trasmissione televisiva ‘’Le Iene’’ e di personale dell’ ”E.I.T.A.L. Onlus”, associazione di protezione animali, che i due uomini possedevano e contrabbandavano volatili della fauna selvatica autoctona di specie protetta.

Giunti nei pressi dell’abitazione dei due uomini gli agenti hanno sorpreso un gruppo di persone e tra questi Giacomo e Carmine Ugasti che hanno provato ad impedire il controllo tentando di barricarsi in casa, respingendo gli agenti con violenti spintoni. Dopo vani tentativi di allontanare i poliziotti, i due sono stati bloccati. Vicino al portone d’ingresso i poliziotti hanno rinvenuto 5 scatoloni in cui giacevano diversi uccelli, per la cui classificazione si sono avvalsi della collaborazione di addetti dell’ E.I.T.A.L., appositamente nominati ausiliari di p.g. In un appezzamento di terreno adiacente l’ abitazione i poliziotti hanno notato una vasca colma d’ acqua ove erano state issate 4 reti della lunghezza complessiva di ben 120 metri con relativi richiami sonori, per catturare volatili. Sono stati rinvenuti numerosi stampi riproducenti anatre e pavoncelle. Nelle maglie della rete vi erano uccelli morti appartenenti alla specie protetta. Sequestrate le 4 reti, 3 richiami acustici, 2 altoparlanti, 16 stampi in plastica di anatre e pavoncelle. Nell’abitazione i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato 9 fucili da caccia legalmente detenuti. I due uomini sono stati posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Gli uccelli sono stati affidati al Presidio Ospedaliero Veterinario di Napoli per le cure del caso e la successiva liberazione.

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