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Cronaca

Lavoratori ‘in nero’ nel 70% delle aziende controllate, dati shock a Caserta

Solo 19 attività controllate dai carabinieri sono risultate regolari

La scorsa settimana il Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro ha illustrato i dati nazionali in materia di controlli gius-lavoristici e l’attività di contrasto al “caporalato”. All’incontro hanno partecipato il Ministro del Lavoro (Poletti), il Comandante Generale dell’Arma (Gen. Del Sette) e il Comandante nazionale dello Speciale Reparto dell’Arma (Col. Macrì). I numeri hanno evidenziato una percentuale di “lavoro nero” del 22% - circa - in relazione ai controlli effettuati.

I DATI SU CASERTA - Caserta e la sua provincia, in controtendenza al dato nazionale registrano - invece – una percentuale di “lavoro nero” del 70% su controlli effettuati da gennaio ad oggi. Il trend negativo è confermato dagli ultimi controlli che Carabinieri del NIL e Ispettori dell’ITL che fa registrare – purtroppo – un costante utilizzo della manodopera irregolare, nonostante la pressante attività di verifica aziendale.

Nelle ultime due settimane – infatti – nel corso di 63 ispezioni in aziende distribuite nell’intera Provincia, sono stati adottati ben 44 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera “in nero”, ai sensi delle disposizioni legislative in materia di lavoro. Ciò significa che solo 19 attività controllate, sono risultate regolari.

I militari dell’Arma e gli Ispettori nel corso delle verifiche hanno controllato, bar, opifici, carrozzerie, cantieri edili e attività di ristorazione, verificando la regolarità occupazionale di 159 lavoratori di cui 120 completamente in “nero”. Le ditte sono state monitorate – anche – in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavori, sui quali sono state applicate 28 prescrizioni e denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria 12 datori di lavoro per inosservanza alle disposizioni. Agli stessi sono state contestate sanzioni amministrative per 450mila euro circa.

IL CAPORALATO - Nei giorni scorsi Anastasia Giuffrida – Direttrice dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Caserta – e il Comandante del NIL Carabinieri di Caserta, hanno illustrato in Prefettura i dati sul contrasto al “caporalato” in agricoltura. L’attività condotta da inizio anno, ha registrato ben 58 ispezioni ad aziende agricole dove è stata verificata la posizione di 262 lavoratori di cui 155 “in nero”, compresi 15 extracomunitari clandestini, con 5 datori di lavoro deferiti per violazione al Testo Unico sull’immigrazione.

Tre i soggetti denunciati all’Autorità Giudiziaria per la violazione cui all’art. 603 bis del codice penale (contrasto al caporalato). Una di loro è una cittadina bulgara. Sono proprio i lavoratori bulgari con i rumeni e gli ucraini ad essere quelli maggiormente utilizzati nel lavoro sui campi, per i quali si registra – al tempo stesso -  la percentuale più elevata di “lavoro nero” (90 su 123 controllati). In calo l’utilizzo di manodopera extracomunitaria. Anche negli specifici controlli è stata data particolare attenzione alla sicurezza sui luoghi di lavoro con 38 datori di lavoro denunciati.

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