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Cronaca Casapesenna

Latte dei Casalesi, spunta un nuovo indagato

Accertamenti sui supporti informatici e sullo scambio di mail con i manager Parmalat

Spunta un nuovo indagato nell'ambito dell'inchiesta della Dda sul latte dei Casalesi. Si tratta di Giuseppe Castellano, tra i destinatari dell'avviso di accertamenti tecnici non ripetibili da parte della Dda sui supporti informatici al vaglio degli inquirenti. 

L'inchiesta (che ha portato a 7 arresti) ha svelato il business monopolio della distribuzione di prodotti Parmalat da parte di Filippo e Nicola Capaldo, nipoti del boss Michele Zagaria. Già nel 2004 l'Euromilk, sempre riconducibile ai Capaldo, venne sottoposta a sequestro preventivo. A dire degli stessi Capaldo, si legge nel provvedimento del gip, l'amministratore giudiziario "non gli aveva fatto perdere nulla", con l'attività che era proseguita per 10 anni, fino alla confisca del 2013 dell'azienda.

A quel punto i Capaldo si rivolsero ad Adolfo Greco, imprenditore di Castellammare di Stabia, per fare pressioni sui manager della Parmalat per passare i rapporti con l'Euromilk ad un'altra società, la Santa Maria, formalmente intestata a prestanome ma sempre riconducibile ai nipoti del capoclan.

Al riguardo agli atti dell'indagine c'è un fitto scambio di mail tra la Santa Maria ed i dirigenti Parmalat per ottenere una nuova concessione per la distribuzione dei prodotti sul casertano. Prove che sono contenute sui supporti informatici su cui adesso si stanno accendendo i riflettori dell'Antimafia e per i quali verrà a giorni conferito l'incarico ai periti per estrapolare i file di interesse probatorio. 

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Nello Sgambato, Giuseppe Stellato, Ettore Stravino, Alessandro Orabona, Giuseppe Sparaco, Astolfo Di Amato e Francesca Rinaldi.    


 

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