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Cronaca Mondragone

Nessuno sconto per il boss La Torre

La Cassazione dichiara inammissibile il ricorso: "Detenzione convenzionalmente conforme"

Niente sconti per il boss di Mondragone Augusto La Torre. La Corte di Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato contro un'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna che aveva rigettato l'istanza di La Torre sulle condizioni detentive.

In particolare il boss mondragonese aveva lamentato la violazione dell'articolo 3 della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo in particolare per le condizioni delle celle, gli orari di apertura delle stesse e la disponibilità degli spazi in ogni struttura. Circostanze che gli avrebbero fatto ottenere una riduzione di pena qualora il suo ricorso fosse stato accolto.

Ma i giudici della Suprema Corte hanno ritenuto la vertenza di La Torre inammissibile. "Il tribunale di sorveglianza - scrivono gli Ermellini nella loro ordinanza - ha dato conto di tutti gli accertamenti svolti che hanno smentito l'assunta violazione dell'art. 3 Cedu e ha spiegato come le stesse attività trattamentali avessero assolto a una funzione compensativa, rendendo, in definitiva, la detenzione del La Torre convenzionalmente conforme".

La Torre è stato così condannato al versamento di 2mila euro in favore della Cassa delle Ammende.

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