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Cronaca

Caserta in ansia per Joseph Capriati, il dj più famoso da Ibiza agli Usa

Dagli inizi ad 11 anni come 'Prince J' al ritorno a casa dai genitori per lo stop al tour a causa del Covid-19

Gli inizi ad appena 11 anni nella sua Caserta. In Terra di Lavoro ha fatto muovere per la prima volta i dischi. Un talento. Lo si capiva subito. Ha fatto subito passi da gigante, ad appena 20 anni arrivano le prime produzioni di successo. Spicca il volo, lascia la città natale per volare ad Ibiza e poi negli Usa. Quindi in giro per il mondo. Poi arriva la pandemia ed è costretto a sospendere il tour. Torna a casa dai genitori, per vivere anche un po' di serenità con la famiglia. Solamente ieri sera (8 gennaio) era in giro per Caserta e il suo Instagram non smentisce il sorriso che ha contraddistinto la sua vita. Torna a casa e poi ecco la tragedia: la lite con il padre, la coltellata all'addome e adesso tutti i sogni appesi ad un filo. Sta lottando per la vita all'ospedale di Caserta e tutti i suoi fan stanno pregando per lui. 

Gli inizi al club disco 'Seven' come 'Prince J'

Joseph Capriati, all'anagrafe Giuseppe Capriati, è un figlio di questa terra. Una vera eccellenza della provincia di Caserta, della Campania e dell'Italia. Dicevamo che gli inizi affondano a più di 22 anni fa quando a 11 anni suonava come dj resident del club Disco Seven con lo pseudonimo “Prince J”. Solamente successivamente verrà fuori il nome di successo 'Joseph Capriati'. Inizia a girare il mondo, da giovanissimo partecipa all’Awakenings durante il Capodanno di Rotterdam. Pubblica il suo primo album nel 2010 ed esplora vari generi musicali quali breakbeat, drum & bass e downtempo.

Il successo del 2012 all'Amnesia di Ibiza e il tour in Usa

Durante l’estate del 2012 la svolta: Capriati diventa dj resident presso il club Amnesia di Ibiza, dove suona per 6 eventi, inclusa la chiusura del club. Poi partecipa a Tomorrowland (il più grande evento per dj), gira per Germania, Regno Unito e quindi è protagonista di un lungo tour negli USA che lo vede esibirsi in numerose città tra cui: New York, Los Angeles, Washington DC, Miami, San Francisco.

La sua città, Caserta, in un album venduto in tutto il mondo

Pubblica poi un album nel quale c'è anche un documentario dal titolo 'Autoritratto, le cui riprese sono state effettuate nella città natale di Caserta nel febbraio 2013. Il documentario racconta la storia di Capriati con uno sguardo anche alla vita personale e termina con una maratona di 12 ore al disco club Metropoli. 

La sua 'etichetta' e il record del mondo

Nel 2016 annuncia il lancio della sua etichetta: “Redimension” e l'anno dopo colleziona un record: suona senza interruzioni per 25 ore e 30 minuti al Club Heart di Miami, negli Stati Uniti, raggiungendo il proprio record personale e record totale su Miami.

La pandemia e il ritorno a Caserta

Quando poi arriva il coronavirus è costretto a fermarsi anche a causa delle chiusure delle discoteche e non disdegna anche qualche post polemico sui social per dire la sua: "Troppi in discoteca senza mascherina, così ci sarà un nuovo lockdown". Resta a Caserta, con la propria famiglia, e inizia a guardare al futuro. Incontra anche il sindaco Carlo Marino ed emerge la volontà di entrambi "di fare qualcosa insieme per la città". Era solamente il 15 dicembre scorso. Non è passato nemmeno un mese. I progetti sono già in cantiere, e nessuno dovrà e potrà cancellarli. I fan hanno ancora voglia di ballare grazie ad uno dei pesi massimi della techno mondiale. Forza Joseph, forza Giuseppe. Non mollare!

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