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Cronaca Casapesenna

CAMORRA La Dda chiede la 'consegna a tempo' di Inquieto

Il Riesame conferma la richiesta d'arresto. Ora si mette in moto la 'diplomazia giudiziaria'

Il Tribunale del Riesame di Napoli ha confermato l'ordinanza di custodia cautelare spiccata nei confronti di Nicola Inquieto, l'imprenditore di Casapesenna trapiantato a Pitesti in Romania, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e ritenuto lo strumento di Michele Zagaria per reimpiegare i proventi illeciti del clan dei Casalesi proprio in Romania.

Inquieto, difeso dall'avvocato Nicola Marino, dopo l'arresto nell'ambito dell'inchiesta Transilvania era stato scarcerato dalla Suprema Corte rumena. Tuttora è libero. I giudici rumeni avevano disposto l'esecuzione del mandato d'arresto europeo, con la consegna di Inquieto alle autorità italiane, solo dopo che l'imprenditore avesse risolto i procedimenti pendenti in Romania.

Adesso la Dda, con il pm D'Alessio, ha avanzato appello contro questa decisione, chiedendo la consegna temporanea di Inquieto, per 6 mesi, alle autorità italiane. La causa verrà discussa venerdì, dopo il rinvio dell'udienza di ieri.

Nell'ambito della stessa inchiesta era stato arrestato anche il fratello di Nicola, Giuseppe Inquieto, per il quale il Tribunale della Libertà ha annullato l'ordinanza scarcerandolo.

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