rotate-mobile
Cronaca Parete

Luigi, 8 mesi dopo non c'è ancora il nome di chi ha sparato

La famiglia spera ancora che le indagini riescano a scoprire chi ha colpito il 14enne

Era il 24 dicembre, la Vigilia di Natale, quando la piccola comunità di Parete fu scossa dal terribile episodio che vide vittima Luigi Pellegrino, il 14enne che fu colpito da un proiettile vagante che oggi fortunatamente sta bene e sorride (ancora con più forza) con i suoi amici sempre fuori quel Bar Centrale che non dimenticherà per tutta la vita. Mancavano poche ore alla cena con i familiari ed invece Luigi avrà sempre impresso nella mente quel proiettile che per poco non gli ha negato la vita. A causa di quel proiettile è ritornato più volte in sala operatoria ed ha tenuto tutti i cittadini di Parete e le migliaia di persone dei paesi vicini con il fiato sospeso. Ora si può gioire perché forse Maria Santissima della Rotonda ha voluto che Luigi la spingesse per tutta la città in occasione dei festeggiamenti di Pasqua ma c’è purtroppo un vuoto che bisogna ancora colmare: chi ha sparato? E’ questa la domanda che ancora tantissimi cittadini si fanno perché Luigi ha bisogno di giustizia. Non può alzarsi la mattina e vedere le cicatrici senza sapere chi gliele ha procurate. Sicuramente per sbaglio, ma quelle cicatrici sono ancora lì e gridano giustizia. Grida giustizia anche Karim, il bambino che nel 2008 a Capodanno fu colpito alla testa da un proiettile sparato a Trentola Ducenta. Due episodi troppo simili per finire nel dimenticatoio. Se per Karim ormai si è quasi persa la speranza di trovare un ‘colpevole’, lo stesso non si può dire per Luigi: le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie non hanno di certo interrotto le indagini ma da troppo tempo non ci sono notizie. Non si è mai trovata quella pistola che ha sparato e non si è mai arrivati ad avere quella segnalazione giusta per acciuffare il colpevole. Occorre ribadire una cosa: colpevole solo perché ha sbagliato a sparare un colpo di proiettile, non perché abbia voluto colpire volontariamente il piccolo Luigi. I cittadini chiedono a che punto siano le indagini anche perché Luigi adesso sorride, ma è un sorriso che non è ancora pieno. Vuole giustizia. E la vuole la sua famiglia: per una sofferenza che non si può augurare nemmeno al peggior nemico.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Luigi, 8 mesi dopo non c'è ancora il nome di chi ha sparato

CasertaNews è in caricamento