Maestra uccisa dal treno, interrogatorio fiume per il marito ed i figli
Il magistrato sta cercando di ricostruire tutti i contatti della donna
Interrogatorio fiume per il marito di Raffaella Maietta e dei due figli dell’insegnante di Marcianise, 55 anni, morta sui binari, investita da un treno, una settimana fa. I familiari sono stati ascoltati nella giornata di giovedì, ma la notizia è emersa solo nelle ultime ore. Naturalmente c’è assoluto riserbo sulle dichiarazioni dei familiari rese agli inquirenti.
Luigi Di Fuccia, operaio edile in una ditta dell’hinterland casertano, è stato ascoltato fino a tarda notte. Si punta a conoscere quali persone frequentava Raffaella e, soprattutto, con chi era in contatto negli ultimi giorni. Solo il marito, i due figli (Katia e Tommaso), e qualche altro familiare di Raffaella, possono dare informazioni certe finalizzate a capire se si tratta di istigazione al suicidio o di incidente o addirittura di omicidio.
Intanto l’ipotesi che la Procura della Repubblica stia valutando di riesumare la salma della vittima per effettuare un esame autoptico e gli esami tossicologici resta sempre in piedi. I familiari dell’insegnate deceduta, che si sono affidati per la parte legale agli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, si sono chiusi nel più assoluto silenzio.
Il tutto mentre il Pubblico Ministero delegato delle indagini, Gerardina Cozzolino, sta interrogando tutte le persone presenti in stazione quella mattina e sicuramente attende l’esito dell’acquisizione forense del telefono cellulare di Raffaella, sequestrato dalla Polfer di Caserta. Nei prossimi giorni ci potrebbero essere interessanti sviluppi investigativi.