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Cronaca Piedimonte Matese

La morte di Paolo: le indagini vanno avanti. E la cugina si sfoga sui social

"La giustizia deve fare il suo corso ma mi chiedo come sarebbe cambiata la giornata se fosse stato proclamato il lutto cittadino. Avrebbe forse stretto di più una comunità che da tempo vive solitaria"

Non si fermano le indagini sulla morte di Paolo Altobelli, il 40enne di Piedimonte Matese rimasto vittima di un incidente. Due le persone indagate per il decesso dell'uomo ma la Procura e le forze dell'ordine continuano ad indagare per fare piena luce sulla vicenda e, soprattutto, accertare le responsabilità. Questo, del resto, è anche il pensiero dei familiari di Paolo, assistiti dall'avvocato Damiano De Rosa.

Pochi giorni fa si sono tenuti i funerali di Paolo, a cui hanno partecipato i familiari e i tanti amici del 40enne. Tanti conoscevano Paolo e ne apprezzavano le doti umane. Sui social poi è apparso lo sfogo di Mariateresa Farina, cugina di Paolo Altobelli: "Paolo non c'è più da qualche giorno e continuo a ringraziare chi gli ha dedicato un pensiero e chi ci è vicino. La giustizia deve fare il suo corso ma questo è un altro capitolo. Intanto, raccolgo riflessioni, asciugo le lacrime e mi chiedo come sarebbe cambiata la giornata se fosse stato proclamato il lutto cittadino. Forse, sarebbe bastata anche mezza giornata o una bandiera a mezz'asta. Forse a Paolo sarebbe importato poco. Probabilmente, per chi lo ha conosciuto bene e sa che carattere aveva e com'era legato alle cose semplici della vita. Forse sarebbe stato un gesto simbolico superfluo ma, secondo me, avrebbe aiutato a far comprendere alla comunità come la morte di Paolo sia stata subdola. In realtà, purtroppo, la nostra terra piange spesso figli scomparsi prematuramente. Ci sono le morti, non morti di serie A e di serie B. Secondo me, il lutto cittadino avrebbe cambiato poco nei fatti ma forse stretto ancora di più una comunità che da tempo vive solitaria nei propri mondi interiori".

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