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Cronaca

Dai gruppi 'No vax' al nazismo: così l'Ordine di Hagal faceva proseliti

Le indagini sul gruppo: trovate anche armi. Addestramento militare tra le province di Caserta e Napoli

Terrorismo psicologico per il vaccino anti Covid per richiamare nuovi adepti: era questa la tragedia adottata dall’Ordine di Hagal per fare proseliti alla causa nazista e negazionista. E’ quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli che vede indagate diverse persone e che ha fatto scattare, questa mattina, decine di perquisizioni nelle province di Caserta, Napoli, Avellino, Siena, Roma, Torino, Ragusa, Lecce e Ferrara

Secondo quanto riporta l’Ansa, le persone ritenute dagli inquirenti a capo del gruppo sono Maurizio Ammendola e Michele Rinaldi, rispettivamente di 40 e 46 anni, presidente e vice presidente dell' Ordine di Hagal (che è stato inaugurato nel 2018 a Capua) ai quali viene contestato anche il possesso di armi. Complessivamente sono circa una quindicina gli indagati.

L'associazione eversiva di matrice neonazista individuata dalla Procura di Napoli utilizzava, per diffondere l'odio razziale, i social e note chat, come WhatsApp e Telegram. Sono emersi contatti con formazioni ultranazionalista apertamente neonaziste ucraine denominate "Battaglione Azov", "Misantrophic Division", "Pravi Sector" e "Centuria". Trovate, durante le perquisizioni eseguite oggi, numerose armi "soft air", fra cui anche un lancia granate, abbigliamento tattico militare e altre attrezzature sulle quali sono in corso accertamenti. Addestramenti paramilitari si sarebbero svolti in campi nel Napoletano e nel Casertano. 

L'analisi dei dati acquisiti ha confermato l'ipotesi che "l'associazione neonazista, si legge in una nota a firma del procuratore della Repubblica di Napoli Giovanni Melillo, è organizzata all'ombra di un costituito Ordine di Hagal, in maniera caratterizzata da una rigida compartimentazione informativa in base al livello gerarchico raggiunto e volta a realizzare un avanzato addestramento militare dei suoi adepti, alcuni dei quali risultano aver frequentato, anche all'estero, corsi per l'utilizzo di armi da sparo corte e lunghe e per l'addestramento in tecniche di combattimento corpo a corpo".

Le perquisizioni hanno riguardato anche persone non sottoposte ad indagini, ma in stretto contatto con loro. Le investigazioni si sono svolte in collaborazione con la direzione centrale della polizia di prevenzione Ucigos - servizio per il contrasto dell'Estremismo e del Terrorismo Interno.

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